Ci scrive un lettore amareggiato. Non ce l’abbiamo con nessuno, abbiamo solo dato voce a chi altrimenti non potrebbe averne (regola numero 1 del giornalismo). Non è il caso di offendersi, urge solo che chi di dovere si rimbocchi le maniche e provveda affinché ciò non più accada.
“Quello che mi è accaduto ha dell’incredibile. Sono un cittadino bitontino, ho un posto disabili per le mie esigenze. Scendo da casa alle ore 9,15 e trovo il mio posto occupato da un furgone. Aspetto 15 minuti, poi chiamo i vigili urbani, mi risponde la segreteria, aspetto altri 15 minuti e richiamo più di una volta. Poi, alla fine, qualcuno mi risponde di nuovo, faccio ancora presente il problema e mi si comunica che presto arriveranno i vigili. Aspetto almeno 30 minuti ma di questi nemmeno l’ombra. Così richiamo ancora una volta ma non si degna nessuno di rispondere, solo una voce automatica mi dice che le linee sono occupate. Ho fatto, allora, almeno altre 23-24 chiamate senza risposta, per oltre 30 minuti. Alla fine ho rinunciato, probabilmente appariva il mio numero e nessuno rispondeva. Verrebbe da interrogarsi su quanta attenzione meritino i disabili da parte dei vigili urbani di Bitonto. A quanto pare, poca. Roba da vergognarsi, se davvero fosse così. I disabili, come tutti i cittadini, meritano rispetto. Ma sarebbe opportuna maggior cura per chi già non vive una vita facile. Scrivo questo testo per far conoscere una storia che non vorrei diventasse mai una prassi. Sarebbe terribile. Grazie”.