Dal sindaco Michele Abbaticchio riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo sulla questione Città metropolitana.
“Un territorio diventa importante non solo perché lo ritengono tale i propri cittadini e politici locali, ma perchè viene riconosciuto dagli altri in questo modo.
Occorre capacità di aggregare interessi istituzionali, economici, culturali e, conseguentemente, turistici da parte di altri territori, confinanti e non. E’ un concetto cinico quanto necessario.
Bitonto accoglie turisti e forestieri perché sta diventando meta turistica internazionale (è l’unica Città presente con una propria promozione sul sito internet degli aeroporti pugliesi, accoglie cittadini giapponesi, tedeschi e francesi in numero crescente, è una delle due Città individuate per la Puglia in “Cortili Aperti”, manifestazione patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali), è polo per la promozione delle buone prassi nella lotta contro le mafie per Avviso Pubblico (associazione di 240 comuni in Italia per la legalità), ha il compito di coordinare (come vice-presidenza) la ex Provincia di Bari in materia di rifiuti, ha la responsabilità di salvaguardare il Patto Territoriale della Conca Barese per conto di sei Comuni pugliesi, è sede del Coordinamento tecnico del Parco Lama Balice.
Bitonto è importante e continuerà ad esserlo solo se all’esterno dei nostri confini, fisici e mentali, verrà riconosciuta come quella che è: una inesauribile miniera di risorse professionali ed umane in grado di guidare percorsi innovativi e di buone prassi per l’intero territorio regionale.
Vogliamo salvaguardare la nostra autonomia? Allora salvaguardiamola dimostrando che è necessario ed utile perché Bitonto è oggi fondamentale per tanti altri territori pugliesi. Cosi come l’autonomia di quest’ultimi è fondamentale per lo sviluppo della Puglia stessa, decentrando anche servizi ed uffici di una Provincia che, nel corso di molti decenni, è diventata inesorabilmente baricentrica.
Cambiamo la Storia ed accettiamo le sfide. Anche quelle che avremmo voluto evitare e che, per LEGGE, dobbiamo affrontare vincendo la scommessa più dura“.