Un po’ di pasta, qualche pezzo di carne e, purtroppo, delle bustine di veleno.
Questo prevede il menu pensato per i cani randagi della zona artigianale.
Sabato, nei pressi del maneggio, alcuni cittadini hanno ritrovato il cibo pericoloso per gli amici a quattro zampe.
La denuncia sui social non è passata inosservata e alla questione si è interessata anche l’assessore alla Cura degli animali residenti sul territorio.
“Ricordo a tutti che chi avvelena cani commette un reato ai sensi dell’art. 544 del codice penale – ha scritto Rosalba Camasta sulla sua pagina facebook –. In particolare, se l’animale si salva, a causa delle forti sofferenze inflitte dal veleno si configura il reato di maltrattamento (art. 544-ter), punibile con la pena della reclusione sino a 18 mesi. Per l’uccisione, c’è un ulteriore aumento della pena”.
Ricordando che il veleno costituisce pericolo anche per la salute degli umani e per l’ambiente, l’assessora ha invitato tutti i cittadini a denunciare.
“Dal mio canto, mi assumo l’impegno di allertare la competente autorità sanitaria, al fine di porre in essere tutte le attività previste dalle leggi”.