«I prossimi a cadere sotto la scure della spending review sanitaria targata Emiliano saranno 39 Ppi (Punti di Primo Intervento) dislocati in tutta la Puglia, condannati a chiudere entro il 30 aprile. Il presidente-assessore alla Sanità giustifica questo ennesimo taglio appellandosi al DM 70 e al suo Piano di riordino sanitario e – quel che è peggio – si affanna a rassicurare i cittadini che nulla cambierà in termini di assistenza in caso di emergenza-urgenza. Ebbene, Emiliano mente sapendo di mentire, perché la verità è che dal primo maggio, in 39 comuni pugliesi, senza i Ppi destinati allo smantellamento, i cittadini non avranno più un presidio fisso al quale rivolgersi in caso di necessità».
Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
«Ma – aggiunge – c’è di più: mentre smantella un altro pezzo vitale dei servizi sanitari di prossimità, Emiliano assicura che si stanno attrezzando e rafforzando i presidi territoriali di assistenza. Una vera beffa! E allora chiedo al governatore-assessore: come riusciranno i Pronto soccorso degli ospedali ancora in piedi, già al collasso, a drenare questo fiume di utenti senza più un presidio fisso nei loro comuni?».
«Che senso ha avuto – prosegue il consigliere Fi – ristrutturare e attrezzare i Ppi, per poi svuotarli e chiuderli? Questo non è uno spreco? E poi, i dati sugli accessi annuali ai Ppi, riportati nella Deliberazione di Giunta regionale di questi giorni, non corrispondono al vero: per Bitonto, ad esempio, nel 2017 gli accessi reali sono stati 6.423 a fronte dei 5.825 riportati dalla Giunta”. In tutti i comuni i Ppi andrebbero salvaguardati a prescindere dal numero di passaggi registrati, e poi – se davvero si vuole applicare alla lettera il DM 70 – si dovrebbero assicurare prestazioni diagnostiche e specialistiche nei Punti di primo intervento con oltre 6mila accessi annui. Non si può gestire la sanità con la calcolatrice alla mano. Emiliano, piuttosto, tuteli la salute dei pugliesi e si impegni a far bloccare l’efficacia del DM 70/2015 voluto dal Governo Renzi anziché chiedere altri sacrifici alle nostre comunità. Ci opporremo senza se e senza ma alla chiusura dei Ppi – conclude Damascelli – che devono restare attivi per garantire ai cittadini un primo intervento rapido, che in alcuni casi può salvare la vita».