È stato presentato
ieri mattina, presso il centro socio-educativo diurno per minori dell’area
penale “Chiccolino”, in via
Frisicchio, il “Corso di Lavorazione
della Pietra”, organizzato dalle Officine
Culturali di Bitonto e dalla Mecastone,
in collaborazione con le cooperative sociali Ulixes, Auxilium ed Eughenia.
L’iniziativa nasce
grazie a fondi regionali ottenuti dopo il successo del laboratorio urbano delle
Officine culturali nel finanziamento dell’avviso pubblico “Sostegno alla gestione di spazi pubblici per la creatività giovanile”.
Il corso è rivolto
a dieci ragazzi, tutti bitontini e tutti sottoposti a procedimento penale
minorile, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, e di cui sette utenti dal
centro diurno penale di via Frisicchio e tre utenti dal centro diurno a rischio
di devianza di via Abbaticchio. Al corso partecipano anche sei ragazzi dello
SPRAR, il servizio dei rifugiati e i richiedenti asilo politico, gestito dalla
cooperativa Auxilium. Si tratta di iraniani, libanesi, palestinesi, afghani, di
età compresa tra 18 e 20 anni, con anche un utente di 47 anni, presente a Bitonto
con la sua famiglia. Questi ultimi utenti dello SPRAR non sono richiedenti
asilo politico ma hanno già una protezione umanitaria, sussidiaria o
internazionale, come nel caso dei rifugiati
Alla presentazione
sono intervenuti Nicola Mercurio per
la Cooperativa Ulixes, Michele Bulzis per la Cooperativa Eughenia, e responsabile
del centro “Chiccolino”, e Sante Sabatino per la Cooperativa Auxilium. Presente anche ilsindaco Michele Abbaticchio, che si
è intrattenuto con i ragazzi per apprezzare le loro opere realizzate.
Nicola
Mercurio ha voluto illustrare il progetto dei corsi di
lavorazione della pietra e tutte le attività in cantiere per il futuro della
cooperativa Ulixes.
«Il
corso di lavorazione della pietra è rivolto alle fasce deboli, ai quali dare
una opportunità, grazie alle professionalità della Mecastone, attraverso non un
corso teorico ma soprattutto pratico, per entusiasmare e dare il là a nuove
progettualità – ha spiegato Mercurio – Seguiranno altri corsi: due
contemporaneamente, quello di intonachista e di ricostruzione dei muretti a
secco, con tecniche tradizionali, ed uno a Settembre di mosaico, così da
consentire ai ragazzi di mettersi alla prova e spendere le loro
professionalità. Tutti i risultati prodotti verranno utilizzati per dei lavori
da fare nella struttura di via Frisicchio, e per il recupero ed il restauro dei
locali del laboratorio urbano, così da creare un piccolo atelier come vetrina
delle attività delle Officine Culturali».
Mercurio, infine, nel
ricordare le varie attività già avviate dalla sua cooperativa (come il workshop
di fotografia, il laboratorio di lettura, il laboratorio teatrale) e nel sottolineare
la capacità di fare rete tra le varie cooperative sociali e tutte le realtà che
vogliono portare avanti concretamente le progettualità, ha avanzato l’ipotesi
di recuperare la parte inutilizzata della struttura di via Frisicchio per
creare un atelier permanente di tutte queste attività.
Michele
Bulzis ha invece relazionato brevemente sul lavoro e sui risultati strepitosi raggiunti dai suoi ragazzi del centro “Chiccolino”.
«Questi
ragazzi dell’utenza penale minorile stanno facendo un lavoro importantissimo,
sono abituati a realizzato tutto e subito, sono ragazzi impazienti e abituati a
cercare e ottenere un profitto immediato – ha evidenziato Bulzis –È un corso che gli fa capire come per
costruire qualcosa sia importante ogni singolo pezzo. In questo corso loro
vedono un’occasione di riscatto e un’opportunità di lavoro». Bulzis ha poi
annunciato che da questa esperienza, proprio con gli utenti di “Chiccolino”
nascerà una nuova cooperativa di tipo B,
“Michelangelo”, «perché noi vediamo
questi ragazzi come pietre grezze, a cui vogliamo togliere le parti superflue
ed inutili ma far emergere il buono che c’è in ognuno di loro. Vogliamo così
operare con questa cooperative di tipo b per recuperare e appropriarci delle
arti antiche. Abbiamo sperimentato anche la birrificazione, producendo la
birra artigianale. E per il futuro, c’è l’idea di mettere su un corso di cucina multietnica ed un laboratorio di sartoria».
Anche Bulzis ha ricordato
l’importanza della rete tra cooperative sociali, vista la collaborazione con Ulixes
e con i ragazzi diversamente abili, un chiaro esempio «di coesione e integrazione dei servizi del sociale».
Il corso di
lavorazione della pietra prevede dieci incontri di quattro-cinque ore ciascuno,
in programma ogni venerdì, con i ragazzi di Chiccolino e del centro diurno di
via Abbaticchio impegnati la mattina ed gli utenti di Auxilium impegnati nel
pomeriggio. A guidarli, il maestro scalpellino francese Gregoire Deleau, in Italia dal 2009, impegnato a far scoprire
l’approccio al taglio usando una pietra, come il tufo, morbida e abbastanza
rapida da lavorare, ma ormai sempre più in disuso nella nostra zona. «Con questi insegnamenti, vogliamo
conservare questo sapere e trasmetterlo ai ragazzi. Così da far aprire la mente
verso un percorso personale di vita nuovo e dare a loro una via di uscita».