Nelle loro celle, nascondevano cellulari e sim, intestate a soggetti fittizi, per poter comunicare più facilmente con l’esterno, e in particolare con i loro cari.
Nei guai alcuni soggetti reclusi del Carcere di Bari e una dottoressa, in servizio nel penitenziario, a cui è contestato il reato di omessa denuncia.
L’ultima inchiesta, coordinata dalla pm Desirè Digirolamo, avrebbe accertato l’uso indebito di cellulari da parte di diciassette detenuti.
Tra gli indagati, ci sarebbe anche il 22enne bitontino Fabio Giampalmo, ritenuto responsabile dell’omicidio di Paolo Caprio, l’imbianchino 40enne, ucciso a pugni nella notte tra il 4 e 5 settembre 2021, all’esterno di una stazione di servizio.
La Procura ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a tutti i 18 soggetti coinvolti. Gli stessi avranno ora venti giorni per chiedere di essere interrogati o depositare memorie prima che la Procura valuti la richiesta di processo.