Dall’amministrazione Comunale riceviamo e pubblichiamo.
“Il controricorso, nel caso di specie, è come la controquerela:
giuridicamente non esiste. A qualcuno potrebbe far bene riprendere i
manuali di diritto e procedura civile.
L’appello promosso dall’Assessora – Dott.ssa Marianna Legista rientra nei
diritti spettanti alla medesima di contestare la legittimità della nomina a
Consigliere Regionale dello Stea: conferma di questo la si ha leggendo il
provvedimento del Tribunale e le compiute motivazioni ivi contenute.
)Lo Stea, come era nei suoi diritti, ha proposto appello avverso la predetta
decisione: la sola proposizione di detto atto ha sospeso automaticamente
il provvedimento favorevole emesso dal Giudice di primo grado.
I mimi del centrodestra evidentemente non hanno ben chiare le norme al
riguardo, pur potendosi avvalere di operatori del diritto fra i propri iscritti
ed avendo tra le proprie fila ex deputati ed ex consiglieri regionali in
politica da lungo corso.
La legittimità dell’azione promossa dall’Assessora ha trovato conferma,
tra l’altro, nel fatto che identica azione è stata intrapresa nello
schieramento elettorale propostosi nel corso delle ultime elezioni
amministrative.
A tal riguardo è bene ricordare che la elezione dell’Assessora Legista,
nostra concittadina, al massimo consesso elettivo regionale,
consentirebbe a questa città nella sua interezza, a prescindere dagli
avversi schieramenti elettorali, di essere rappresentata anche a un livello
sovra comunale e di poter interloquire a tal livello nell’interesse dei
bitontini e dei cittadini di Palombaio e Mariotto, con evidente ricaduta
positiva nell’interesse della intera collettività.
L’assessora gode della fiducia del primo cittadino per ricoprire la carica di
vice- sindaco, non solo per l’ampio consenso elettorale ottenuto.
Inoltre ha ben operato insieme a tutti i componenti della Giunta in stretta
sinergia e collegialità e sulla base di un preciso indirizzo di tutte le forze
politiche di maggioranza che sostengono l’attuale amministrazione.
È evidente, quindi, che il venir meno della causa di incompatibilità che ha
determinato le sue dimissioni, comporta la conferma della fiducia a suo
tempo accordata. Ancor più patetico e rancoroso è il riferimento a chi legittimamente e
democraticamente, da ultimo e con l’appoggio delle forze di
centrosinistra, si è misurato con il consenso popolare ed elettorale.
In ogni caso non sono certo questi i problemi che interessano i cittadini e
che invece, solo una parte della minoranza, evidentemente ed
opportunamente divisa su questo documento, vorrebbe far passare come
problemi prioritari per la città.
Non si accettano lezioni istituzionali da chi oltre a non conoscere norme e
procedure, si diletta ad inventarsi commedie o palcoscenici che
meriterebbero ben altra finalità o altro impegno.
I contestatori di professione, i professionisti della opposizione fine a se
stessa senza arte né parte, cercano nel teatro dell’assurdo locale una
parte in commedia che non hanno mai avuto: continuano ad essere
personaggi in cerca di autore, non volendosi rassegnare al ruolo che più
gli si addice con questo tipo di polemiche, quello di comparse non
protagoniste”.