Gli appartamenti, 14, che sorgeranno in via Pietro Nenni, periferia della città, saranno di classe A. Tutto con rigoroso risparmio energetico, solare termico, impianto fotovoltaico, isolamento termico elevato e in più le autorimesse sotterranee. E l’ascensore, fondamentale per salire e scendere lungo i sette piani del fabbricato.
Dopo lunghi anni di attesa, sembra essere arrivata a una svolta importante la questione degli alloggi popolari nella zona 167.
Ieri, infatti, in un incontro tra sindaco Michele Abbaticchio, giunta comunale, consiglieri e vertici dell’Agenzia regionale per la casa a per l’abitare (Arca, ex Iacp) si è capito quale sarà il destino (positivo) della vicenda. I lavori, che oltre agli appartamenti comprenderanno anche un’ampia area verde in un lotto praticamente adiacente, dovrebbero iniziare a luglio (il 23 maggio è stata chiusa la gara, e da quel dì devono passare 45 giorni) e terminare entro 18 mesi.
Questo vuol dire, tradotto, che le case saranno a disposizione non prima di marzo/aprile 2019.
Ma a chi saranno assegnati gli appartamenti? È ancora prematuro dirlo, perché sarà il Comune a pubblicare il bando ad hoc prima della fine dell’estate con tutti i requisiti per poter partecipare, partendo comunque dalla legge regionale n°10 del 2014.
E bando che dovrà superare anche l’analisi e l’approvazione del Consiglio comunale per i criteri di punteggio, e che poi avrà i suoi tempi tecnici e burocratici.
La questione degli alloggi popolari parte dalla seconda amministrazione targata Nicola Pice, e dai quattro milioni di euro strappati dalla Regione per il Piano integrato recupero periferie (Pirp) per lavori che comprendevano gli appartamenti (erano inizialmente 28, poi si sono dimezzati per un più recente aggiornamento dei costi), il recupero di Villa Sylos e la parte esterna della scuola “Rutigliano”.
Seguono, poi, anni di dimenticatoio, “ma nel 2012 – ha spiegato il sindaco Michele Abbaticchio – appena insediati abbiamo realizzato una urgente delibera di giunta per costituire una squadra di emergenza e per evitare di perdere i finanziamenti. I fondi sono stati recuperati e nel frattempo la progettazione è stata rivista”. Con i risultati presentati ieri.
“Con questo ulteriore intervento – ha chiuso il primo cittadino – diamo una ulteriore possibilità di sviluppo a questa parte della città, e va a chiudere il cerchio di quello fatto in questi anni con “Rigenera 167”.