È ormai scontro tra il governatore Michele Emiliano e il ministro all’istruzione Lucia Azzolina che, nella giornata di ieri, si sono scritti a suon di comunicati stampa. A detta della rappresentante del governo sarebbero giunte “numerose segnalazioni da parte della comunità scolastica pugliese e delle famiglie” che hanno manifestato “confusione e disorientamento rispetto ad alcuni punti dell’ordinanza emanata dalla Regione e alle pronunce di diverso segno da parte del giudice amministrativo pugliese dei giorni scorsi”.
Infatti, dopo la pronuncia del Tar di Bari, Emiliano ha dovuto emanare una ordinanza che modificava la precedente: a partire da sabato scorso, quindi, è stata data la possibilità alle scuole elementari e medie di poter fare didattica in presenza o a distanza, lasciando la patata bollente tra le mani dei genitori. Per questo il Ministro ha chiesto al governatore di ritirare o revisionare “l’ordinanza regionale che tenga conto di quanto previsto, con grande chiarezza, dal Dpcm dello scorso 3 novembre per le zone cosiddette arancioni, Puglia compresa, a tutela del diritto all’istruzione”.
Tra gli obiettivi, il voler scongiurare il rischio di far diventare l’Istruzione un servizio a domanda oltre che quello di uno scontro tra le famiglie e le scuole, di cui va preservata l’autonomia.
“Non è un modello alternativo scolastico a quello indicato dalla Costituzione“, ha spiegato Emiliano. “L’ordinanza si limita a definire la didattica a distanza come uno strumento di tutela della salute pubblica”, dato l’elevato numero di contagi registrato nelle scuole. “Nonostante non condivida i toni e contenuto della nota del Ministro, proverò in ogni modo a collaborare al fine di garantire la tutela di studenti, docenti, personale scolastico e famiglie pugliesi”.
Non sono mancati, in questo confronto, i riferimenti al trasporto, alle risorse stanziate quest’anno per la didattica digitale, l’edilizia leggera e l’affitto di spazi aggiuntivi. La Azzolina si è difensa dall’accusa di Emiliano di non aver preparato a sufficienza la ripartenza delle scuole e di non aver previsto il ricorso alla didattica digitale ricordando gli oltre 510 milioni di euro stanziati per le scuole pugliesi. Per questo, ha chiesto al governatore una relazione degli interventi compiuti con queste risorse e dell’attuale programmazione in vista del futuro rientro a scuola dei ragazzi delle superiori.
“Il Ministero ha scelto di erogare tutte le risorse”, ha risposto Emiliano, “direttamente alle Istituzioni Scolastiche, a Comuni e Province senza prevedere alcun ruolo programmatorio o di coordinamento in capo alla Regione”.
“Relativamente agli stanziamenti per le manutenzioni straordinarie previste nell’ambito del Piano Regionale per l’Edilizia Scolastica, -ha aggiunto- non vi è, al momento, alcun ritardo, imputabile alla Regione, detti finanziamenti sono stati assegnati agli enti locali”. E per quanto riguarda i trasporti “se ce ne sarà bisogno, la Regione è pronta a stanziare risorse aggiuntive per incentivare il numero di corse e di mezzi”.
Nel frattempo, a Bitonto le famiglie hanno espresso la loro preferenza alle scuole. Ma questo non ha fermato le polemiche di alcuni genitori sui social.
“Tutte le scuole sono state riaperte, ma con diverse modalità – ha dichiarato l’assessore alla Pubblica Istruzione di Bitonto, Marina Salierno-. Le scuole G. Caiati e V.F. Cassano sono ripartite con la didattica in presenza e così anche l’Istituto Comprensivo Modugno-Rutigliano-Rogadeo però solo nei plessi dell’infanzia e con gli alunni di prima elementare. Invece, la scuola elementare Fornelli e media Sylos stanno adottando la formula mista, dando precedenza, però, alla didattica a distanza”.
E anche a loro è rivolto il messaggio di Emiliano di ieri sera. “Sempre e comunque dalla vostra parte mi troverete. Rammento a tutte le famiglie pugliesi che hanno deciso di optare per i loro figli per la didattica a distanza che nessuno può obbligarli ad accettare la didattica in presenza che in questo momento espone a forte rischio di contagio. Se la Dad non è immediatamente disponibile, potete pretenderla”.