Primo caso di Coronavirus su un cane in Italia. Il triste primato appartiene alla nostra città.
Una barboncina di un anno e mezzo, che vive a Bitonto con una famiglia di quattro persone tutte positive e sintomatiche, è risultata positiva ad una quindicina di tamponi.
La nostra concittadina a quattro zampe non ha sintomi particolari e continua a vivere in casa.
La notizia, apparsa oggi sul portale de La Repubblica Bari, è stato diffusa dal 47enne Nicola Decaro, professore ordinario di malattie infettive degli animali all’Università di Bari e componente dell’executive board del College europeo di microbiologia veterinaria.
È stato lui, infatti, a fare la diagnosi sul cane e ad esaminare in laboratorio i tamponi nasali, orali e rettali, eseguiti dagli stessi proprietari.
Lo scienziato, fratello del sindaco metropolitano Antonio Decaro, sin dalla prima ondata studia le tracce di Covid nei cani e nei gatti, ma sinora si era imbattuto solo in amici a quattro zampe positivi al test sierologico.
“Il titolo virale è risultato molto basso” ha rassicurato l’esperto, invitando tutti a non allarmarsi. Il virus, presente in quantità modeste, quindi, non permetterebbe al cane di infettare nessuno.
Si procederà ora all’analisi del sangue dell’animale per sottoporlo a test sierologico.
“Bisogna trattare gli animali esattamente come se fossero altre persone. Quindi, anche a tutela della salute dei nostri animali, è opportuno affidarli agli amici o parenti non positivi che possano prendersene cura, se possibile – ha spiegato il professore -. Si applica sempre il principio di massima cautela, pur sapendo che, ripeto, non sono un pericolo per la nostra salute. Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è quasi zero. In tutto il mondo ci saranno una ventina di casi documentati”.
Il caso è stato commentato anche dall’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco: “La notizia non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio”.