L’Italia ovunque è conosciuta e rinomata per la
pietanza più buona di tutte: la pizza.
Che sia margherita, capricciosa, ai formaggi o
fantasiosa resiste nel tempo sulla tavola di tutti.
Dal 7 al 9
aprile prossimi, a Parma all’interno
del Palacassa, ritorna per il
23esimo anno la gara di pizza più conosciuta ed apprezzata nel mondo: il Campionato Mondiale della Pizza 2014.
Questo incontro sarà occasione di incontro e confronto per
i numerosissimi concorrenti, per le gare (velocità, larghezza, free style, e
molte altre) ma soprattutto per la giuria.
Bitonto non si fa mancare proprio nulla: sarà proprio
un bitontino, Paolo Priore, a
presiedere alla giuria di valutazione.
«Questo
è per me un appuntamento importantissimo – ci racconta Priore -, pur avendo partecipato come membro di
giuria negli scorsi anni, questo rappresenta un piccolo, umile, salto di
qualità».
Ma chi è Paolo Priore?
«Nasco
nel 2001 principalmente come agente di commercio con l’azienda di famiglia –
dichiara ai nostri taccuini –. Ho
cominciato, poi, a cercare una scuola che mi insegnasse a capire cosa cercavano
i pizzaioli, le loro esigenze, le farine che preferivano e quali di queste era
giusto e salutare usare».
Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci e Paolo lo è
stato: «Nel 2005 sono capitato ad una
fiera di settore a Rimini ed ho cominciato ad interessarmi sempre più ed a
specializzarmi con corsi e specializzazioni: ora sono istruttore e responsabile
“Master Senior” della Scuola Italiana
Pizzaioli di Puglia, Basilicata, Molise e Calabria».
Anche Bitonto “Mister farina” ha lanciato la
possibilità di fare corsi per aspiranti pizzaioli che giungono da tutta Italia
(gli ultimi da Perugia): «l’unica cosa di
cui mi rammarico è la mancanza di sensibilità, talvolta, di aver a disposizione
appartamenti che si affittino per poco a prezzi accessibili per i ragazzi.
Penso, delle volte, che la città sia un po’ impreparata allo spirito
imprenditoriale e turistico»
Così, dopo aver girato da Las Vegas a Parigi, aver
incassato un premio alla carriera del Camicione d’oro, come miglior giudice d’Italia
nel 2010, Paolo torna a portare alto l’onore della sua città d’origine.
Che questi siano piccoli esempi di come il rispetto per
la natura e l’attenzione per quello che si porta in tavola, possono aiutarci a
vivere una vita più salutare.