Tutto è compiuto, allora.
Nella domenica delle Palme, dove la Chiesa cristiana festeggia l’arrivo trionfante di Gesù a Gerusalemme salutato da ramoscelli d’ulivo, dalla Lucania, e precisamente da Rionero in Vulture, un grido e una certezza si espandono e volteggiano.
La Polisportiva Bitonto, la nostra squadra di futsal femminile, le nostre amatissime e bravissime leoncelle, hanno fatto un salto nella storia. Triplo considerando l’importanza. Perché per la prima volta, il calcio a 5, e per giunta pure in rosa, sport ritenuto tutt’altro che d’elite bensì di nicchia e solo per parenti e amici delle calcettiste, l’anno prossimo giocherà con le migliori squadre dello Stivale. Con chi ha fatto riempire giornali, libri e pure siti specializzati di questo sport. Nella massima serie nazionale.
In serie A, per intenderci. Per chi non l’abbia ancora capito, Bitonto, la nostra città di neanche 60mila abitanti, nella prossima annata, 2021-2022, avrà di fronte il Falconara, lo Statte, il Bisceglie, la Lazio, il Montesilvano e altre corazzate.
Tutto è compiuto, allora.
Dopo una cavalcata a tutto gas, vittorie su vittorie (il più delle volte con punteggi clamorosi e roboanti), numeri, record, primati che ci hanno portato alla ribalta anche oltreoceano e fuori Continente e sorpreso – e non poco – la concorrenza e gli esperti della materia soprattutto perché a compierla è stata una neopromossa, lo sbarco nel porto più ambito è giunto.
Meritatamente, e non saremmo di parte nel sottolinearlo. Però come si fa a non dirlo sedendo e mirando ciò che Mariagiovanna Tempesta hanno fatto in questa stagione? È il caso di dirlo: fin dal primo allenamento, guidate dal mentore Michele Pannarale e dall’angelo custode Rossana Pinto, hanno fatto quello che si deve fare in questi casi. Abnegazione, sacrificio, voglia di vincere sempre e ovunque, rabbia agonistica, divertire e convincere.
Anche ieri pomeriggio, contro il non semplice Futsal Rionero di mister Portovenero in piena lotta playoff. Finisce 5-2 in una partita non scintillante ma dove contavano soltanto i tre punti. E si portano a casa con la tripletta di Joana Azevedo (sono 30 in 13 partite), il 49esimo acuto di Brenda Moreira e lo squillo del tulipano biondo Nancy Loth, che sale a quota 18.
Per le lucane, invece, centro di Carlucci da azione di calcio d’angolo e poi di Monaco da calcio piazzato.
Tutto è compiuto, allora.
Con 21 vittorie in 23 partite e 64 punti racimolati, + 15 sul Molfetta (tre partite in meno) + 21 sul Lamezia (sempre tre partite da recuperare). Miglior attacco della serie A2 con 177 reti, miglior difesa con 20 subite.
Numeri da top team nazionale. Con ancora una partita da disputare e poi la gradita appendice della Final Eight di Coppa Italia a fine aprile.
Il patron Silvano Intini, senza cui nulla si poteva creare e realizzare e il cui entusiasmo ha contagiato la città (ieri numerosissimi gli attestati di stima), ha dedicato il traguardo a Ciccio Marrone, un perno fondamentale della grande famiglia neroverde alle prese con una tremenda battaglia tutta da vincere.
Michele Pannarale, il mister, ha parole dolci per tutte coloro che sono salite sulla barca neroverde portandola nel bellissimo porto della serie A.
Porto al quale si inizierà a pensare da domani…