Un folle inseguimento durato diversi chilometri, dalla periferia di Bari al centro storico di Bitonto, finito con il recupero di un’auto di grossa cilindrata – rinforzata con una lastra d’acciaio – e quasi 300 pezzi di materiale atto allo scasso.
È l’operazione portata a termine dagli agenti del commissariato di Bitonto, diretto dal dirigente Gerardo Di Nunno, coadiuvati dai colleghi del reparto Prevenzione crimine e del 9° reparto Volo.
Erano scoccate da poco le tre, la notte scorsa, quando i poliziotti Rpc hanno intercettato un’Audi bianca, S-line S3 di grossa cilindrata, sulla strada provinciale 156, in quel lembo di territorio che collega il quartiere di Bari-Palese con Bitonto: lanciati all’inseguimento, l’hanno persa subito dopo a causa della folle velocità a cui procedeva.
La vettura, successivamente, è stata riagganciata dall’elicottero della polizia, che l’ha seguita, a bassa quota, fin quando i poliziotti del commissariato non l’hanno inseguita nel centro abitato. Gli occupanti, probabilmente conoscitori delle vie che percorrevano, hanno deviato la loro corsa intrufolandosi nelle vie del centro storico.
L’auto è stata abbandonata in via San Giorgio, ai piedi dell’omonima chiesa, con una enorme quantità di materiale all’interno.
I banditi, almeno tre, sono riusciti a scappare tra i vicoli intricati del borgo antico.
Gli agenti, durante la perquisizione, hanno trovato due apparati jammer per inibire le frequenze, tre ricetrasmittenti, diversi ganci traino, oltre 200 utensili atti allo scasso, tre trapani portatili, diversi dischi lamellari da taglio, oltre ad una tanica con 50 litri di carburante.
Nell’ispezione è emerso che l’auto era rinforzata, dietro i sedili del lato passeggero, con una spessa lastra d’acciaio, per protezione in caso di scontri. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà analizzato dai poliziotti della Scientifica.