Sono Altamura, Monopoli e Bitonto i comuni del barese con il
maggior numero di invalidi civili.
A dirlo è l’Osservatorio Pensioni dell’Istituto Nazionale di
Previdenza Sociale che fa un bilancio del 2015 e traccia le prime stime del
2016.
Sono stati ben 18,1 milioni di euro
gli assegni di invalidità – tra pensioni e indennità di accompagnamento –
erogati dall’Inps (esclusi i trattamenti pubblici ed ex Enpals) con una “forte
concentrazione nelle classi basse d’importo”.
Per le pensioni, vigenti al primo
gennaio 2016, l’Inps spende 196,8 miliardi (176,7 dei quali sostenuti dalle
gestioni previdenziali). Su 18.136.850 trattamenti esistenti a inizio 2016,
14.299.048 erano di natura previdenziale – prestazioni che hanno avuto origine
dal pagamento di contributi (vecchiaia, invalidità e superstiti) durante l’attività
lavorativa del pensionato -.
I rimanenti erano costituiti dalle
prestazioni erogate dalla gestione degli invalidi civili, comprensive dell’indennità
di accompagno, e da quella delle pensioni e assegni sociali (cioè sostenere una
situazione di invalidità congiunta o per basso reddito).
Per le cifre inferiori a 750 euro i
titolari risultano essere per il 45% uomini, per il 77,1% le donne.
Le pensioni agli invalidi civili a
inizio 2016 erano 2.980.799, erogate per il 44% al sud. Secondo i dati Inps, al
nord viene erogato il 34,7% delle prestazioni agli invalidi civili (37,2 ogni
1.000 residenti), al centro il 20,6% delle prestazioni (50,8 ogni 1.000
residenti) e al sud il 44,8% (64,1 ogni mille residenti).
I dati della Puglia
In Puglia l’Inps ha erogato nel 2015 43.182 assegni tra pensioni e indennità di
accompagnamento. La provincia di Lecce è in testa con quasi 10mila assegni
(9.925), seguita da quella di Bari con 7.408 pensioni e quasi il doppio
(13.598) di assegni di accompagnamento.
L’entità economica dell’assegno varia in base allo stato
d’invalidità civile, che si ottiene dal momento in cui viene registrata una
percentuale d’invalidità pari al 33%. Dal 74% in poi si ha diritto a percepire
l’assegno d’invalidità pari a 279 euro, qualora non si superi il limite di
reddito lordo di 4mila 800 euro all’anno. L’indennità di accompagnamento, circa
500 euro, non ha invece tetto di reddito né limite d’età e si assegna alle
persone non più autosufficienti.