Oggi la Chiesa Cattolica ricorda la figura del pellegrino e taumaturgo francese San Rocco di Montpellier (XIV sec.).
In BITONTO a San Rocco è dedicata una chiesetta nel centro storico con portale classicheggiante riportante lo stemma della città, datato 1529, ma risalente al 1677 (D. A. De Capua, 1960, p. 123), come risulta da una epigrafe esistente nell’edificio. La lapide, voluta dai procuratori comunali Giuseppe Aylar e Gaetano Planelli, ricorda la costruzione dell’immobile municipale dedicato a San Rocco patrono della Città dal 1529 al 1703, anno in cui venne definitivamente stabilita Maria SS. Immacolata principale patrona di Bitonto, la cui statua troneggia su Porta Baresana (“Posuerent Me Custodem”) e sulla stele di Piazza Cattedrale.
Ricordiamo che nel 1482 l’epidemia pestifera colpisce anche Bitonto e dopo un lungo periodo di virulenza, in segno di invocazione dalla protezione della peste, l’ “Universitas Civium” elegge patrono San Rocco. Una sua effige compare nella bretella lignea policroma votiva della Porta Baresana, opera del pittore Luca Pinto.
La chiesa fu più volte visitata dai Vescovi Musso, De Crescenzo e altri che rilevavano lo stato pietoso in cui versava e sollecitavano i restauri. Essa si affacciava su Vico Storto S. Rocco (Corte Gualtieri da Foggia) con un grande cisternone pubblico.
Il Santo di Montpellier veniva invocato contro le pestilenze (terribili quelle del 1350, 1472, 1917-19 detta “la spagnola”) e le malattie contagiose nonché era anche il patrono dei prigionieri e dei pellegrini.
Il culto, attenuatosi tra il XVIII e il XIX secolo, è stato ripreso nel 1886 anno in cui si ricompone nella Chiesa di San Domenico la Confraternita di San Rocco dove si ammira la bella statua lignea del Santo con la scritta “Erisin peste patronus”.
La chiesa di San Rocco è stata nel corso dei secoli cappella della Regia Corte, Archivio Storico Notarile, Opera pia della Conferenza di San Vincenzo dei Paoli.
Nel 1968 in questo ambiente venne fondato il Centro Ricerche di Storia e Arte Bitontina.
Dell’arredo mobile della Chiesa si segnalano:
– Scultura litica di S. Rocco posta in unaconain asse al portale (trafugata negli anni ’60 del secolo scorso;
– Splendida scultura lignea di scuola napoletana trasferita nella Biblioteca Comunalepoi nel Museo Diocesano;
– Acquasantiera cinquecentesca trasferita nel Museo Diocesano.
Propongo come cartoline di augurio una foto d’epoca della facciata principale chiesetta di San Rocco dove si può osservare la presenza della statua del Santo prima che fosse trafugata, la statua lignea conservata presso il Museo Diocesano, la statua del Santo che è stata trasportata nella chiesa di San Domenico e la predella policroma di Porta Baresana con tutti i Santi Patroni di Bitonto.