«Una città non si progetta solo con mattoni e cemento. Si costruisce ascoltando i bisogni delle persone e trasformandoli in visioni concrete. Questa è la sfida che stiamo affrontando a Bitonto, ed è un onore poter portare questa esperienza nel cuore della riflessione europea sull’urbanistica del futuro».
Così l’assessore alla Polizia Locale e al Personale, Cosimo Bonasia commenta la sua recente nomina nel Comitato Scientifico di Europan 18, una delle più prestigiose piattaforme internazionali dedicate all’architettura contemporanea e alla rigenerazione urbana. Un incarico che premia non solo la sua competenza professionale, ma soprattutto il percorso intrapreso dalla città di Bitonto, protagonista di una trasformazione che coniuga innovazione e radici, progettualità e partecipazione.
«Questa nomina – sottolinea Bonasia – rappresenta un riconoscimento per l’intera comunità bitontina. È il frutto di un lavoro corale, cominciato con Europan 16, che ha saputo generare idee forti e trasformarle in opere concrete. A partire dal progetto Learning from the Lama, vincitore della sedicesima edizione, che ci ha permesso di ottenere un finanziamento di 5,5 milioni di euro per la rigenerazione di Piazza Aldo Moro e Via Repubblica».
Un traguardo che segna il passaggio dalle parole ai fatti: «Abbiamo immaginato una nuova centralità urbana più verde, più accessibile, più vivibile. I lavori partiranno a breve, con il parere favorevole della Soprintendenza già acquisito. È l’inizio di una nuova fase per Bitonto».
Ma c’è di più: il modello Bitonto ha già varcato i confini italiani, approdando alla Biennale di Architettura di Venezia e alla tappa internazionale di San Sebastián, in Spagna. Due momenti in cui la città è stata raccontata come esempio di buone pratiche di rigenerazione, fondate su un dialogo continuo tra cittadini, istituzioni e progettisti.
«Il nostro obiettivo non è solo abbellire gli spazi, ma renderli significativi. Vogliamo che ogni intervento racconti una visione condivisa, che parta dal basso e punti in alto» spiega Bonasia.
Ora, con Europan 18, si apre un nuovo capitolo. «Invito giovani progettisti, studi emergenti, menti creative a partecipare. Quest’anno Polignano a Mare insieme ad altri 46 siti europei, è pronta ad accogliere nuove idee. Europan non è solo un concorso: è un laboratorio per ripensare il nostro modo di vivere la città».
E proprio pensando ai cittadini, Bonasia lancia un messaggio diretto, che guarda al presente con lucidità e al futuro con fiducia: «I lavori che stanno per iniziare comporteranno inevitabilmente qualche disagio. Ma ogni cantiere è anche un segno di vitalità. Chiedo a tutti i bitontini di accompagnarci in questo percorso, evitando polemiche sterili. I sacrifici saranno temporanei, i benefici duraturi. Stiamo costruendo una Bitonto più moderna, più accogliente, più giusta. Insieme possiamo davvero fare la differenza».