È partita, nei giorni scorsi, sulla pagina Facebook del Museo del Bari un’asta di maglie o altri oggetti della squadra per aiutare la piccola Giada, una bambina di Bitonto affetta da Leucemia linfoblastica acuta di tipo B.
Ma non è l’unica iniziativa, perché su Facebook è stata aperta la pagina “TutticonGiada” dove ci sono dei riferimenti telefonici per avere informazioni su come fare qualsiasi altro tipo di donazione.
“In questi giorni è tanto l’amore che ci sta giungendo -ha raccontato la mamma di Giada, Marianna, ai taccuini del da Bitonto- e ne siamo profondamente grati perché stiamo passando veramente dei giorni bui. Ci siamo sentiti davvero soli soprattutto quando abbiamo scoperto la sua malattia, ad aprile dello scorso anno”.
La pandemia del Coronavirus non ha fatto altro che gravare ulteriormente sulle spalle della famiglia della piccola Giada.
“Era la notte tra pasqua e pasquetta quando è cominciato tutto, portammo la bambina al pronto soccorso dell’Ospedaletto di Bari perché le sanguinava il naso -ha aggiunto la mamma di Giada-. Abbiamo avuto problemi per farle un emocromo e il risultato dell’esame ha causato l’intervento immediato dei medici e il trasferimento nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico”.
“L’abbiamo salvata in tempo, altrimenti avrebbe perso la vita. Da quel giorno ho trascorso un intero mese in ospedale da sola con Giada, per paura anche di un contagio da Coronavirus. Il suo papà, Cristian, non ci ha mai lasciato sole, ha cercato sempre di dare affetto e salutare la sua bambina dalla finestra della stanza”.
E come se non bastasse tre mesi fa, a causa della pandemia in corso, il papà di Giada ha perso il lavoro.
“Siamo stati anche vittima della delinquenza perché hanno incendiato la nostra macchina -ha continuato il suo racconto la mamma di Giada-. Fortunatamente però esiste anche la parte buona di Bitonto perché da allora la Sass Puglia, guidata dal presidente Luigi Presicce, ci aiuta mettendo a disposizione una macchina per raggiungere l’ospedale”.
I volontari della protezione civile, fortunatamente, non solo gli unici ad aiutare questa famiglia. “Siamo stati contattati, ieri, dai servizi sociali del Comune di Bitonto che hanno preso a cuore il nostro caso e aiuteranno Cristian a trovare lavoro. Un grazie va a chi ci dà affetto e al Museo del Bari che ha dato il via alle donazioni, insieme ad alcuni miei parenti e amici”.
La speranza è quella che Giada guarisca presto e che “La malattia non si ripresenti più, anche se il rischio è alto”, ha concluso la mamma.
Per avere informazioni su come donare un contributo per aiutare Giada e questa famiglia nella lotta contro la leucemia basterà visitare le pagine Facebook “TutticonGiada” e “Il Museo del Bari”.
È partita, nei giorni scorsi, sulla pagina Facebook del Museo del Bari un’asta di maglie o altri oggetti della squadra per aiutare la piccola Giada, una bambina di Bitonto affetta da Leucemia linfoblastica acuta di tipo B.
Ma non è l’unica iniziativa, perché su Facebook è stata aperta la pagina “TutticonGiada” dove ci sono dei riferimenti telefonici per avere informazioni su come fare qualsiasi altro tipo di donazione.
“In questi giorni è tanto l’amore che ci sta giungendo -ha raccontato la mamma di Giada, Marianna, ai taccuini del da Bitonto- e ne siamo profondamente grati perché stiamo passando veramente dei giorni bui. Ci siamo sentiti davvero soli soprattutto quando abbiamo scoperto la sua malattia, ad aprile dello scorso anno”.
La pandemia del Coronavirus non ha fatto altro che gravare ulteriormente sulle spalle della famiglia della piccola Giada.
“Era la notte tra pasqua e pasquetta quando è cominciato tutto, portammo la bambina al pronto soccorso dell’Ospedaletto di Bari perché le sanguinava il naso -ha aggiunto la mamma di Giada-. Abbiamo avuto problemi per farle un emocromo e il risultato dell’esame ha causato l’intervento immediato dei medici e il trasferimento nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico”.
“L’abbiamo salvata in tempo, altrimenti avrebbe perso la vita. Da quel giorno ho trascorso un intero mese in ospedale da sola con Giada, per paura anche di un contagio da Coronavirus. Il suo papà, Cristian, non ci ha mai lasciato sole, ha cercato sempre di dare affetto e salutare la sua bambina dalla finestra della stanza”.
E come se non bastasse tre mesi fa, a causa della pandemia in corso, il papà di Giada ha perso il lavoro.
“Siamo stati anche vittima della delinquenza perché hanno incendiato la nostra macchina -ha continuato il suo racconto la mamma di Giada-. Fortunatamente però esiste anche la parte buona di Bitonto perché da allora la Sass Puglia, guidata dal presidente Luigi Presicce, ci aiuta mettendo a disposizione una macchina per raggiungere l’ospedale”.
I volontari della protezione civile, fortunatamente, non solo gli unici ad aiutare questa famiglia. “Siamo stati contattati, ieri, dai servizi sociali del Comune di Bitonto che hanno preso a cuore il nostro caso e aiuteranno Cristian a trovare lavoro. Un grazie va a chi ci dà affetto e al Museo del Bari che ha dato il via alle donazioni, insieme ad alcuni miei parenti e amici”.
La speranza è quella che Giada guarisca presto e che “La malattia non si ripresenti più, anche se il rischio è alto”, ha concluso la mamma.
Per avere informazioni su come donare un contributo per aiutare Giada e questa famiglia nella lotta contro la leucemia basterà visitare le pagine Facebook “TutticonGiada” e “Il Museo del Bari”.
È partita, nei giorni scorsi, sulla pagina Facebook del Museo del Bari un’asta di maglie o altri oggetti della squadra per aiutare la piccola Giada, una bambina di Bitonto affetta da Leucemia linfoblastica acuta di tipo B.
Ma non è l’unica iniziativa, perché su Facebook è stata aperta la pagina “TutticonGiada” dove ci sono dei riferimenti telefonici per avere informazioni su come fare qualsiasi altro tipo di donazione.
“In questi giorni è tanto l’amore che ci sta giungendo -ha raccontato la mamma di Giada, Marianna, ai taccuini del da Bitonto- e ne siamo profondamente grati perché stiamo passando veramente dei giorni bui. Ci siamo sentiti davvero soli soprattutto quando abbiamo scoperto la sua malattia, ad aprile dello scorso anno”.
La pandemia del Coronavirus non ha fatto altro che gravare ulteriormente sulle spalle della famiglia della piccola Giada.
“Era la notte tra pasqua e pasquetta quando è cominciato tutto, portammo la bambina al pronto soccorso dell’Ospedaletto di Bari perché le sanguinava il naso -ha aggiunto la mamma di Giada-. Abbiamo avuto problemi per farle un emocromo e il risultato dell’esame ha causato l’intervento immediato dei medici e il trasferimento nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico”.
“L’abbiamo salvata in tempo, altrimenti avrebbe perso la vita. Da quel giorno ho trascorso un intero mese in ospedale da sola con Giada, per paura anche di un contagio da Coronavirus. Il suo papà, Cristian, non ci ha mai lasciato sole, ha cercato sempre di dare affetto e salutare la sua bambina dalla finestra della stanza”.
E come se non bastasse tre mesi fa, a causa della pandemia in corso, il papà di Giada ha perso il lavoro.
“Siamo stati anche vittima della delinquenza perché hanno incendiato la nostra macchina -ha continuato il suo racconto la mamma di Giada-. Fortunatamente però esiste anche la parte buona di Bitonto perché da allora la Sass Puglia, guidata dal presidente Luigi Presicce, ci aiuta mettendo a disposizione una macchina per raggiungere l’ospedale”.
I volontari della protezione civile, fortunatamente, non solo gli unici ad aiutare questa famiglia. “Siamo stati contattati, ieri, dai servizi sociali del Comune di Bitonto che hanno preso a cuore il nostro caso e aiuteranno Cristian a trovare lavoro. Un grazie va a chi ci dà affetto e al Museo del Bari che ha dato il via alle donazioni, insieme ad alcuni miei parenti e amici”.
La speranza è quella che Giada guarisca presto e che “La malattia non si ripresenti più, anche se il rischio è alto”, ha concluso la mamma.
Per avere informazioni su come donare un contributo per aiutare Giada e questa famiglia nella lotta contro la leucemia basterà visitare le pagine Facebook “TutticonGiada” e “Il Museo del Bari”.
È partita, nei giorni scorsi, sulla pagina Facebook del Museo del Bari un’asta di maglie o altri oggetti della squadra per aiutare la piccola Giada, una bambina di Bitonto affetta da Leucemia linfoblastica acuta di tipo B.
Ma non è l’unica iniziativa, perché su Facebook è stata aperta la pagina “TutticonGiada” dove ci sono dei riferimenti telefonici per avere informazioni su come fare qualsiasi altro tipo di donazione.
“In questi giorni è tanto l’amore che ci sta giungendo -ha raccontato la mamma di Giada, Marianna, ai taccuini del da Bitonto- e ne siamo profondamente grati perché stiamo passando veramente dei giorni bui. Ci siamo sentiti davvero soli soprattutto quando abbiamo scoperto la sua malattia, ad aprile dello scorso anno”.
La pandemia del Coronavirus non ha fatto altro che gravare ulteriormente sulle spalle della famiglia della piccola Giada.
“Era la notte tra pasqua e pasquetta quando è cominciato tutto, portammo la bambina al pronto soccorso dell’Ospedaletto di Bari perché le sanguinava il naso -ha aggiunto la mamma di Giada-. Abbiamo avuto problemi per farle un emocromo e il risultato dell’esame ha causato l’intervento immediato dei medici e il trasferimento nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico”.
“L’abbiamo salvata in tempo, altrimenti avrebbe perso la vita. Da quel giorno ho trascorso un intero mese in ospedale da sola con Giada, per paura anche di un contagio da Coronavirus. Il suo papà, Cristian, non ci ha mai lasciato sole, ha cercato sempre di dare affetto e salutare la sua bambina dalla finestra della stanza”.
E come se non bastasse tre mesi fa, a causa della pandemia in corso, il papà di Giada ha perso il lavoro.
“Siamo stati anche vittima della delinquenza perché hanno incendiato la nostra macchina -ha continuato il suo racconto la mamma di Giada-. Fortunatamente però esiste anche la parte buona di Bitonto perché da allora la Sass Puglia, guidata dal presidente Luigi Presicce, ci aiuta mettendo a disposizione una macchina per raggiungere l’ospedale”.
I volontari della protezione civile, fortunatamente, non solo gli unici ad aiutare questa famiglia. “Siamo stati contattati, ieri, dai servizi sociali del Comune di Bitonto che hanno preso a cuore il nostro caso e aiuteranno Cristian a trovare lavoro. Un grazie va a chi ci dà affetto e al Museo del Bari che ha dato il via alle donazioni, insieme ad alcuni miei parenti e amici”.
La speranza è quella che Giada guarisca presto e che “La malattia non si ripresenti più, anche se il rischio è alto”, ha concluso la mamma.
Per avere informazioni su come donare un contributo per aiutare Giada e questa famiglia nella lotta contro la leucemia basterà visitare le pagine Facebook “TutticonGiada” e “Il Museo del Bari”.