Gli obiettivi sono molteplici.
Da un lato incentivare l’uso della bicicletta non solo per il tempo libero, ma anche per gli spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività della vita quotidiana dei cittadini, con conseguente riduzione dell’utilizzo di mezzi motorizzati privati e pubblici.
Dall’altro promuovere il territorio attraverso la realizzazione di un efficiente sistema integrato di mobilità sostenibile che possa incentivare il cicloturismo nazionale ed internazionale.
E, non da meno, ottimizzare l’intero assetto viario dei Comuni mediante ciclovie di collegamento fra vari agglomerati urbani del territorio, secondo un modello che mette a sistema e soddisfa le necessità di tutte le utenze.
La Città metropolitana barese ha dato il disco verde al “Biciplan”, un Documento di programmazione strategica che affronta in maniera complessiva e organica lo sviluppo della mobilità ciclistica nell’hinterland del capoluogo pugliese.
Si tratta di una rete di percorsi ciclabili di oltre 400 chilometri, che si sviluppa in ambito urbano ed extraurbano integrandosi con le pianificazioni di mobilità sostenibile a livello regionale, nazionale ed europeo. E ha nelle numerosi interconnessioni sostenibili tra il sistema delle coste e quello murgiano uno dei punti di forza.
Sono state trovate tre reti di ciclovie, finanziate per 27 milioni di euro. Questi percorsi si svilupperanno prevalentemente su strade comunali secondarie, vicinali, interpoderali e sentieri.
Una ciclovia riguarda, e molto da vicino, anche Bitonto. Si chiama “ciclovia delle Lame”, e punta a creare un sistema di mobilità alternativa e sostenibile, a basso impatto ambientale, in grado di collegare e far dialogare tra loro la costa e l’entroterra, il mare con i boschi e le foreste dell’Alta Murgia. In una rete di percorsi ciclo?pedonali che collegano l’aeroporto di Bari-Palese con il mare (Giovinazzo) passando per Bitonto, con l’area della conca barese (Modugno, Bitetto e Bitritto) sino a giungere alla foresta di Mercadante (Cassano delle Murge), alle ciclovie di Giano e ai boschi di querce nel territorio di Acquaviva delle Fonti.
Le opere riguardano, in definitiva, la realizzazione della pista ciclabile che collega i comuni di Giovinazzo, Bitonto, Bitetto, Modugno, Bitritto, Cassano delle Murge e Acquaviva delle Fonti lungo un percorso che affianca sia strade extraurbane (metropolitane e comunali) che le strade urbane all’interno degli abitati.
La seconda ciclovia è un circuito di collegamento tra Capurso, Valenzano e Cellamare, e ha l’obiettivo di completare la ciclovia adriatica, già individuata dal PRT, valorizzare le tre lame (Balice, S. Giorgio e Giotta) attraverso la creazioni di percorsi ciclabili in prossimità delle aree più incise e ricche di vegetazione spontanea. La terza prevede percorsi ciclopedonali finalizzati alla fruizione di aree di interesse naturalistico lungo il percorso da iesce fino a Castel del monte e collegamento con le Ciclovie di Giano.
“Il Biciplan – sottolinea il sindaco metropolitano Antonio Decaro – è un’importante esperienza di programmazione partecipata che parte dalla sensibilità e dalle esigenze dei singoli Comuni e territori per arrivare alla realizzazione di un progetto complessivo di sviluppo della nostra area metropolitana. Intende collegare strutturalmente non solo i singoli Comuni ma anche i paesaggi e i luoghi più belli della nostra terra. Perché la mobilità ciclistica può e deve essere una delle leve su cui puntare per lo sviluppo turistico dell’area metropolitana di Bari”.