Da Bitonto 5 Stelle riceviamo e pubblichiamo.
“Pare che partano i lavori di manutenzione del verde pubblico bitontino,
saranno sufficienti a riconsegnare un aspetto decoroso ai nostri parchi, lasciati per troppo tempo
all’incuria?
Avevamo perso le speranze, ormai assuefatti all’annuncite dell’amministrazione Abbaticchio, l’ultima
comunicazione riguarda l’apertura di tre nuovi parchi pubblici nelle zone periferiche (sempre le
stesse). Apprendiamo dell’assegnazione della gara di manutenzione ad una azienda bitontina che si è
aggiudicata i lavori offrendo il 49% di ribasso.
A fare da controaltare le pietose condizioni di tutto il verde pubblico, ivi compreso quello delle scuole, in
alcuni casi giunto ad un punto di non ritorno. La solita cattiva abitudine di nascondere l’immondizia
sotto il tappeto o peggio, coprire il lezzo di sudore col deodorante.
Non deve essere stato facile pensare di raggiungere ambizioni personali in paesi lontani e poi ritrovarsi
imprigionato alla propria terra, nella realtà di sempre.
E la realtà di sempre, quella delle lungaggini burocratiche, che si presenta agli occhi di tutti, l’abbiamo
riscontrata durante una passeggiata in compagnia di altri cittadini comuni i giorni 10 e 11 Giugno,
proprio a ridosso dell’annuncio dell’inizio della manutenzione delle aree verdi.
Abbiamo documentato e filmato lo stato di abbandono di giardini pubblici, scuole, piazze, viali,
fioriere,spartitraffici e aree incolte, ecc.
Siamo partiti dalla zona antistante la Villa Comunale che presenta piante ingiallite e secche,
totalmente prive di decoro per una piazza così importante, situazione purtroppo, perpetrata da parecchi
anni. Chissà se sia previsto un piano di irrigazione…funzionante!
L’ingresso della Villa Comunale si presenta con erba infestante e alta, cordoli di pietra divelti, rami
secchi abbandonati nelle aiuole che invitano i cittadini ad abbandonare rifiuti. Diverse piante di pregio
sono secche a causa di mancanza di adeguata manutenzione. Proseguendo, nella rotonda centrale, da
diversi anni, tristemente campeggia, quale emblema di natura morta, un tronco di albero secco. La
fontana artistica è un letamaio diroccato. Alzando lo sguardo, sulla parte alta degli alberi non si
possono non notare rami secchi e pericolanti. I bagni sono in condizioni malsane, la sorveglianza è
inesistente, nonostante tempo fa se ne propagandavano le buone condizioni, anche a ragione delle
somme spese per la pulizia dei bagni pubblici cittadini. In questo scenario generale di giungla selvaggia
si mimetizzano giovani vandali e piccoli criminali.
Sperando di trovare condizioni migliori in altre parti della Capitale Meridionale della Cultura abbiamo
continuato il giro in altre zone della città.
[18/6, 01:31] Viviana: Il tappeto erboso di piazza Canonico della Noce è sfalciato e lasciato sullo stesso sito e secco perché
probabilmente privo di irrigazione.
Le aiuole della Scuola Media Sylos sono pregne di erba infestante. I platani perimetrali in alcune parti
sono potati in altre no.
Anche il Comprensorio C non è da meno: erba infestante, piante secche e noncuranza, luoghi in
abbandono. In sostanza, ovunque uno scempio…
Ebbene, alcune semplici domande ce le siamo poste:
1) Le tasse che paghiamo (almeno noi), tenderanno sempre ad aumentare, visto il modus operandi che
facendo procrastinare i lavori, ne fa aumentare il costo?
2) Chi effettua i lavori è stato scelto col criterio della competenza in materia o solo in base a quello,
evidente, del maggior risparmio?
3) Visto il ribasso eccessivo del 49% è stata verificata che l’offerta non fosse anomala?
4) I lavori saranno seguiti da personale comunale competente, quali i verificatori della buona
esecuzione?
5) Dove fare le nostre segnalazioni per la difesa dell’ambiente in maniera che vengano recepite
ufficialmente dall’amministrazione?
6) L’assessore all’Ambiente sa che lo stato di abbandono del verde pubblico, così come sancito dalla
Corte dei Conti, configura in extrema ratio un danno erariale?
7) Possibile che venga eseguita, quale unico corollario, sempre potatura drastica per tutte le piante?
Questo enorme e colpevole ritardo nella cura del verde cittadino, unito alla scarsa sorveglianza hanno
causato evidenti danni al nostro bene comune. La nostra passeggiata rappresenta solo il punto di
partenza. Auspichiamo che nelle prossime iniziative di coinvolgere anche altri cittadini, le associazioni
e tutti coloro che hanno a cuore il verde pubblico, affinché, superando le divisioni di pensiero politico, ci
si possa unire per cambiare un bene essenziale di tutti, per il nostro decoro, la nostra salute, il nostro
territorio.
Intanto sui social lanciamo l’hashtag #rondaverde e creiamo il gruppo facebook “Protezione Verde
Bitonto” dove possiamo pubblicare situazioni di degrado ambientale cittadino nella speranza che
venga preso in considerazione da chi decide. In esso possiamo organizzare iniziative per il
miglioramento dello stato o per le segnalazioni, come la passeggiata poc’anzi descritta.
Siamo preoccupati che i futuri spazi verdi facciano la stessa fine vista la scarsa passione e interesse
per i nostri polmoni verdi. Le piante sono come i figli, oltre a piantarle occorre curarle e aiutarle a
crescere sani e forti e per farlo ci vogliono amore e passione.
Il pollice o è verde o è verso!”