Quello che è successo sette giorni fa lo ricordiamo tutti. Quel che doveva essere un semplice intervento per un guasto elettrico, si è trasformato in una distruzione di basole in piazza Marconi, perché chi è intervenuto non ha pensato minimamente di essere in una parte di città storica e sottoposta a vincoli. E ha rotto la nostra storia (clicca qui per articolo https://bit.ly/31w4PXx).
Le polemiche susseguenti sono state furiose, soprattutto per capire, adesso, quando chi ha danneggiato avrebbe riparato.
La risposta e la data già ci sono. Mercoledì, infatti, l’Enel stessa avvierà i lavori di ripristino del tutto.
A darne la buona novella è il sindaco Michele Abbaticchio, che aggiunge pure qualche altro dettaglio. E cioè che le basole “verranno rimpiazzate con altre della medesima epoca che verranno presi dal deposito delle chianche di inizio ‘900, non del Municipio romano, e acquistabili in luoghi indicati dalla Soprintendenza”. “Si tratta di una metodologia – ricorda il primo cittadino – che già abbiamo utilizzato anni fa quando siamo intervenuti per la prima volta sempre in piazza Marconi, e usata pure per altri interventi di ribasolamento in giro per la Puglia”.
C’è un altro quesito da porsi: l’artefice di questo episodio (e quindi Enel, ndr) subirà qualche conseguenza? “Come Comune – chiude Abbaticchio – abbiamo già provveduto a denunciare alla procura della Repubblica”.
Gino Ancona, e cioè colui che si è accorto di tutto sabato scorso allertando le forze dell’ordine, dà i suoi consigli, nel frattempo: “Quello che si continua a non capire che le nostre antiche pavimentazioni sono dei mosaici, ogni chianca, come una tessera di mosaico, era lavorata in loco e incastonata in un suo ordine preciso ed è questo che le rende preziose ed è solo per questo che il rilievo e la numerazione sono necessari in caso di necessità di interventi.
Parlare semplicemente di pietre non ha senso”.