A Bitonto, i carabinieri della stazione locale hanno arrestato G.L., 37 anni, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento è stato il frutto di un’intensa attività di indagine e monitoraggio sul territorio, finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio che continua a proliferare in città, nonostante i numerosi interventi delle forze dell’ordine.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga, è stato sorpreso dai carabinieri durante una perquisizione domiciliare, scattata dopo alcune settimane di osservazione. Gli agenti, guidati dal maresciallo maggiore Roberto Tarantino, avevano ipotizzato che l’uomo fosse coinvolto nel traffico di sostanze stupefacenti al dettaglio. La perquisizione ha dato loro ragione: sono stati sequestrati 82 grammi di droga, divisi in 18 dosi di cocaina (per un totale di 22 grammi) e un involucro di eroina (60 grammi), insieme a materiale utile per il confezionamento delle dosi, che è stato anch’esso sequestrato.
Oltre alla droga, i carabinieri hanno trovato una somma significativa di denaro, ben 31.065 euro in contante, sparsi in banconote di vario taglio, un dettaglio che ha destato particolare attenzione. Gli investigatori ritengono che il denaro fosse il frutto delle attività di spaccio di G.L., anche se al momento non è possibile avanzare ipotesi precise sulla provenienza dei soldi. Tuttavia, la somma è stata sequestrata e sarà oggetto di ulteriori indagini.
L’arresto del 37enne si inserisce in un contesto più ampio di un mercato della droga che, nonostante i continui interventi delle forze dell’ordine e le operazioni giudiziarie, continua a essere florido e in continua evoluzione. Le organizzazioni criminali locali, infatti, sembrano in grado di rigenerarsi rapidamente, trovando nuovi canali di approvvigionamento e vendita, in grado di sfuggire in parte ai controlli delle autorità.
Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto presso la caserma dei carabinieri di Bitonto, dove, dopo le formalità di rito e il parere della Procura della Repubblica di Bari, è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.