«“Avetrana” non era solo un titolo. “Avetrana” è parte integrante della storia. “Avetrana” da oggi è di nuovo il titolo della nostra serie».
Commenta così, il regista Pippo Mezzapesa, la decisione del Tribunale di Taranto in merito alla controversia giudiziaria che l’ha visto protagonista negli ultimi mesi, sin da quando è iniziata la promozione dell’ultimo suo lavoro. Parliamo ovviamente di “Qui non è Hollywood” che tornerà ad assumere il titolo originario “Avetrana – Qui non è Hollywood”.
Una notizia accolta con soddisfazione dal regista e dalla produzione, che parlano di riappropriazione artistica di un elemento fondamentale.
Pubblicata dalla piattaforma Disney+ ad ottobre 2024, la serie, ricordiamo, racconta attraverso quattro puntate, l’omicidio della giovane Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana, nel Tarantino, nell’agosto 2010. Il pool di tre avvocati Fabio Saponaro, Stefano Bardaro e Luca Bardaro aveva presentato un ricorso urgente su richiesta del sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, chiedendo la sospensione immediata della messa in onda e la visione preliminare della serie televisiva per «appurare se l’associazione del nome della cittadina all’adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà».
Il sindaco chiese, quindi, la rettifica del titolo della serie tv.
A processo in corso, si è dunque optato per l’omissione del nome del paese salentino. Ma oggi quel nome torna. Per il tribunale tarantino in quel nome non c’è alcuna diffamazione. Arriva pertanto la revoca del decreto che aveva precedentemente impedito la menzione nel titolo della serie.
La serie, prodotta da Groenlandia e basata sul libro “Sarah. La ragazza di Avetrana” di Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni, fu presentata alla Festa del Cinema di Roma ad ottobre, è sbarcata anche negli Stati Uniti l’11 dicembre, sulla piattaforma Hulu.