Entrerà in vigore il 1 maggio il nuovo decreto prefettizio che stabilisce quali sono i tratti stradali della Città Metropolitana di Bari sui quali è possibile l’utilizzo o l’installazione di “dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico, volti al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento” stradale. In particolare si tratta della violazione degli articoli 142, eccesso di velocità, e 148, divieto di sorpasso, del Codice della strada, senza obbligo della contestazione immediata. Le strade individuate, al termine di una serie di incontri tenuti in prefettura a Bari, sono: la strada statale 16, nel territorio del comune di Bari, dal km 788 al 794 (in direzione Nord e Sud) e dal km 811+350 al km 816 (in entrambi i sensi di marcia); la strada statale 96, nel comune di Modugno, dal km 114 al 116+400 (in entrambi i sensi di marcia); la strada statale 100, nel territorio del comune di Capurso, dal km 10 al 13 (in entrambi i sensi di marcia) e la strada provinciale 231 (ex statale 98), che ricade nei comuni di Modugno, Bitonto, Terlizzi, Ruvo e Corato, dal km 0+000 al km 11+300 e dal km 16+300 al km 35+300 (in entrambi i sensi di marcia). Inoltre, è specificato che “le segnalazioni devono essere collocate in condizioni di sicurezza, in modo da consentirne il rapido avvistamento e garantire l’incolumità degli operatori di polizia; le postazioni fisse devono essere rese ben visibili attraverso un’opportuna colorazione ed attraverso la collocazione su di esse di un segnale di indicazione dell’organo operante”; “le postazioni mobili devono essere rese ben visibili ricorrendo all’impiego di autoveicoli di servizio con colori istituzionali ovvero collocando su altro veicolo o in corrispondenza di esso; un segnale conforme a quello previsto per le postazioni fisse, ovvero attraverso un dispositivo supplementare a luce lampeggiante blu di tipo mobile”. Il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, ha rinnovato “l’invito a tutti gli automobilisti a moderare la velocità, anche nei tratti di strada non contemplati nel presente decreto, al fine di tutelare la propria incolumità e quella degli altri”.