Quasi una storia di ordinaria amministrazione. Una automobile rubata, cannibalizzata e abbandonata nelle nostre campagne, con i pezzi destinati al mercato nero dei ricambi. Dunque, una vicenda già letta. In più, stavolta, c’è la rabbia profonda di chi ha subito questo oltraggio. Ecco il post della vittima.
“Questa è un’auto che ha appena subito una cannibalizzazione dalle solite teste di xxxxx, che trovano più comodo, più semplice, più infame, rubare auto comprate con i sacrifici dagli altri piuttosto che andare ogni mattina a guadagnarsi il pane onestamente per 8 o più ore.
Si sicuramente gran parte della colpa è loro, ma mi chiedo cosa alimenta questa loro attività dato che ormai non chiedono nemmeno più il riscatto (troppo basso il compenso per la fatica impiegata e poi si sa ci sono troppe persone che hanno amici di amici che chiedono lo sconto, a quel punto è meglio non rubarle)? Che convenienza ha per loro fare questo lavoro certosino di sciacallaggio?
Ma non è che per caso la colpa è anche nostra, quando per risparmiare, chiediamo al carrozziere, al #meccanico , al gommista di fiducia di non darci il pezzo nuovo, va bene uno dello sfasciacarrozze, e loro prontamente ci dicono “tranquillo me la vedo io”.
Quindi ricordatevi quando chiederete i pezzi per una #bmw , che li avete avuti gentilmente offerti da me.
Nel caso qualcuno della categoria si sentisse offeso, pensate come mi sono sentito io nel vedere i giochi e il passeggino di mio figlio tra i rottami sporchi di terreno, toccati e vandalizzati da quella gentaglia…
A buon rendere”.