Il direttore generale dell’Asl di Bari, Vito Montanaro – ai domiciliari dallo scorso 6 luglio nell’ambito dell’inchiesta sulle raccomandazioni e sui concorsi truccati nella sanità lucana – ha “rivendicato la sua totale estraneità a qualsivoglia fatto di reato”. Lo ha detto l’avvocato Giuseppe Modesti al termine dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto ieri nel Palazzo di giustizia di Matera: il legale ha chiesto la revoca della misura cautelare.
Montanaro è stato sottoposto alla misura domiciliare perché, dall’indagine della guardia di finanza, è emerso che avrebbe assunto il responsabile Anticorruzione dell’Asl Bari, il 40enne barlettano Luigi Fruscio in maniera poco trasparente.
L’avvocato aveva prestato servizio come dirigente Asl a tempo determinato da febbraio 2015 fino ad agosto dello scorso anno e passato da un contratto a tempo determinato all’indeterminato attraverso lo scorrimento di una graduatoria, ritenuto illegittimo.