Ieri pomeriggio il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha incontrato i 274 dipendenti stabilizzati della ASL Bari, insieme al direttore generale, Antonio Sanguedolce, e a quelli dell’area personale dell’azienda sanitaria. Questa convocazione collettiva, nella sala convegni dell’ospedale San Paolo a Bari, permette di accelerare le pratiche di trasformazione dei contratti, da tempo determinato a tempo indeterminato.
“Ci tenevo ad essere qui con voi – ha detto Emiliano rivolgendosi ai lavoratori – perché vedere attuate le cose positive che si sono fatte, come questa, è sempre una cosa benefica e di stimolo per andare avanti. Continueremo con le assunzioni, assumeremo 2mila medici ed è partito il concorso per 3000 operatori sanitari. Siamo al lavoro per migliorare ancora la nostra sanità. È interesse dell’azienda sanitaria che voi siate tranquilli, professionalmente e anche nella costruzione della vostra famiglia. Vedo in questa sala bambini piccoli e donne incinte. Sono contento. Un ultimo suggerimento: fate squadra. La sanità pugliese deve giocare insieme tutta, fate un gioco di squadra perchè voi siete la continuità, come questi bambini sono il futuro. Vi ringrazio per quello che avete fatto prima della stabilizzazione, ma sappiate che ora vi chiederemo ancora di più. Auguro, a nome di tutto il management, un buon lavoro agli stabilizzati”.
“I benefici dell’assunzione a tempo indeterminato – ha sottolineato, invece, il direttore generale Sanguedolce – sono scattati per tutti dal 1 ottobre 2018. Nei prossimi giorni procederemo materialmente con la firma individuale del nuovo contratto. Intanto, con la convocazione di oggi, abbiamo voluto accelerare la procedura. Infatti, non solo abbiamo l’occasione per consegnare loro la lettera di assunzione ma abbiamo anche la possibilità di raccogliere già tutta la documentazione comprovante i loro titoli, requisito fondamentale per l’ammissione alla stabilizzazione e la successiva assunzione a tempo indeterminato”.
La Asl Bari ha stabilizzato il 100 per 100 di coloro che ne avevano diritto.