L’Istituto comprensivo “Don Tonino Bello” e il Circolo didattico “G. Caiati” mantengono l’autonomia con i rispettivi dirigenti in reggenza Michele Bonasia e Carmela Rossiello per l’anno scolastico 2021-2022.
Stando alle previsioni del piano di dimensionamento 2020-2022, approvato a dicembre del 2019, sarebbe rimasto il rischio di accorpamento dei due istituti scolastici del territorio bitontino avendo come iscritti in previsione 510 il “Don Tonino Bello” e 563 il “G. Caiati”, ma questo non accadrà. Quanto proposto dal piano è stato rinviato all’anno scolastico 2022/2023 perché ci sono state richieste di correzione ed emendamento, approvate, il 21 gennaio dello scorso anno, dalla Regione Puglia.
“Con l’ultima legge di bilancio -ha illustrato Marina Salierno, assessore alla pubblica istruzione- la soglia dimensionale minima delle istituzioni scolastiche per mantenere l’autonomia è stata ridotta da 600 a 500 alunni”, escludendo perciò il rischio di accorpamento. Queste modifiche sono state rese possibili grazie all’impegno sinergico profuso dai sindaci di Bitonto, Trani, Mola di Bari e Modugno, d’intesa con le organizzazioni sindacali.
“In periodi storici critici, come quello attuale, porre in essere azioni sinergiche, immuni da personalismi politici e territoriali -ha concluso l’assessore Salierno-, rappresenta la strada maestra per preservare le virtuose realtà territoriali senza sconvolgimenti nella quotidianità delle singole comunità. L’amministrazione comunale di Bitonto continuerà a monitorare tutte le eventuali evoluzioni della vicenda. È un successo per tutti ma soprattutto una maggiore manifestazione di attenzione nei confronti delle frazioni”.
Non sono dello stesso parere, però, i dirigenti in reggenza dei due istituti scolastici di Bitonto e delle frazioni per i quali, secondo la normativa attualmente in vigore, una scuola per essere pienamente e realmente autonoma deve avere, oltre un numero minimo di iscritti, un dirigente scolastico con contratto triennale e un direttore amministrativo esclusivo.
“Mi piacerebbe, senza alcun altro scopo sotteso -ha precisato la dirigente Carmela Rossiello– dato che sono felice di dirigere il polo liceale “Amaldi” di Bitetto, vedere due scuole finalmente con una stabilità triennale. Con una buona organizzazione degli uffici e l’ausilio della tecnologia, gli utenti delle frazioni non avrebbero alcun disagio. L’unico modo per ottenere stabilità è l’accorpamento. È inutile continuare a fare promesse che poi vengono disattese”.
Per il dirigente Michele Bonasia, invece, “Basterebbe un intervento a livello parlamentare che riveda i parametri per concedere reale autonomia alle scuole”.