Uno di quei gesti più ignobili e meschini che ci possano essere. Oltre a essere un terribile colpo al cuore.
Già, perché sicuramente sarà capitato proprio questo a Pasquale Mastandrea, il presidente delle Guardie campestri, quindi di quelle persone che ogni giorno e notte lottano, combattono e agiscono per tenere le nostre campagne un po’ più sicure.
Ebbene, ieri mattina si è trovato ad assistere una scena terribile perché, arrivato nel suo uliveto, infatti, si è reso conto che 12 alberi erano stati tranciati senza pietà alcuna da ignoti evidentemente non dotati di scrupoli e vergogna. E, siccome per un agricoltore fare del male a un apprezzamento di terra è come colpire un proprio figlio – quanto è vero il detto che un contadino nasce e muore in campagna? – si capisce bene la portata dell’accaduto.
Un albero di olivo, poi, in modo particolare, è una ricchezza che ci invidiano in tutto il mondo.
L’atto vandalico – ma è inutile dirlo – con ogni probabilità assume un significato particolarmente intimidatorio.
“Chiunque sia stato – è stata la reazione sdegnata sui Social – sappia che non ci fermeremo e continueremo nella nostra costante opera di difesa dei campi e del lavoro dei coltivatori”.