Nonostante una calma apparente sotto l’aspetto della cronaca nera, in realtà proseguono con triste continuità i reati contro le proprietà private.
E i delinquenti non risparmiano assolutamente nulla.
È di qualche giorno fa la notizia di un assalto notturno ad uno scantinato che è stato svuotato letteralmente di casse di vino e di fusti di olio. Entrambi i prodotti destinati ad un fiorente mercato parallelo.
Ancora. Nella giornata di ieri, l’appartamento di un professionista – uno che ci mette sempre il cuore nel lavoro che fa e negli hobby che coltiva – è stato svaligiato.
La vittima ha postato su Facebook il suo grido di dolore che riteniamo sia da propalare per il suo carattere esemplare, dal momento che incarna con precisione il profondo rammarico di chi subisce queste violazioni.
Leggiamo.
“Per tutta la notte davanti ai miei occhi un’immagine: la devastazione, la violenza, la mancanza di rispetto della mia vita. Ricominciare? Da quale punto? Come sostituire tutti gli oggetti che portano con se un ricordo? Un evento? Hanno azzerato la mia macchina che adesso è qui e guarda come un automa quello che rimane… “.
Significativa l’invocazione finale: “Signore dammi la forza di riprendere a correre perché in questo momento mi manca l’energia per tirare la carretta. Inizio la mia giornata con una domanda: perché?”.