“Il Comune ha sottoscritto il nuovo accordo di programma richiesto dalla Regione Puglia per l’ammodernamento della sp231?”.
A chiederselo è il consigliere comunale Francesco Natilla, che nei giorni scorsi, ha sollecitato il sindaco Michele Abbaticchio ad interessarsi con urgenza alla questione.
“La Regione Puglia – Sezione Infrastrutture per la mobilità – con atto n. 79 del Registro delle Determinazioni del 14.09.2020 ha riprogrammato le economie a valere sulle risorse FAS 2000/2006 in favore della Città Metropolitana di Bari per finanziare l’intervento infrastrutturale denominato “ammodernamento della S.P. 231 dal km. 8, 270 al Km. 10, 200 e risoluzione delle intersezioni con la S.P. 89 e le strade comunali di Bitonto Appia e Ammiraglio Vacca” e conseguente approvazione del disciplinare. Tale opera ammonta a Euro 4.545.000,00 di cui 3.720.000,00 risorse FAS di cui alla delibera CIPE 142/99 e euro 825.000,00 a valere sul Bilancio della Città Metropolitana e del Consorzio ASI di Bari” riepiloga, nella sua interrogazione, il consigliere.
“Risulta allo scrivente che la Città Metropolitana, nei mesi scorsi, ha chiesto al Comune di Bitonto e al Consorzio ASI una nuova proposta di accordo di programma al fine di reperire i restanti 825.000,00 euro di cui si è resa disponibile a mettere a disposizione solo l’esigua somma di 25.000,00 euro.
La Regione Puglia aveva già fissato una data ultima per la definizione del crono programma e considerato che i lavori di che trattasi sono assolutamente indispensabili alla nostra comunità, sia in termini di sicurezza che di una spinta effettiva verso il tanto agognato sviluppo industriale dell’intero comparto, chiedo di sapere se è stato sottoscritto il nuovo accordo di programma richiesto e, in caso negativo, propongo di attingere le predette mancanti risorse dal bilancio comunale sì da scongiurare la definitiva perdita del finanziamento di 3.720.000,00 euro che coprono la quasi totalità dell’intervento” è la proposta di Natilla.
“Auspico che anche la S.V. ravveda la inderogabilità della predetta opera e che, questa volta, invece di opporre il solito assordante silenzio, aderisca alla proposta tanto attesa dai nostri concittadini e non solo e soltanto dal sottoscritto”.