Quando si scrive col cuore può capitare che i battiti più segreti si possano sintonizzare col respiro del Creato. E allora ogni scritto porta con sé un’anima che arriva direttamente dal mondo per farsi ospiti nel petto del poeta. O della poetessa, come in questo caso. Mariella Cuoccio da sempre verga fogli di sogni e bellezza alla ricerca inesausta di luce. Per questo non poteva non convincere la giuria del prestigioso Premio Letterario Porta d’Oriente – Cultura e sviluppo del Mediterraneo “Nicola Saponaro”, che, quest’anno, per l’undicesima edizione aveva per tema e sottotitolo “Il futuro del pianeta e l’amicizia possibile fra l’uomo e la natura”, che a livello nazionale ha visto trionfare Roberto Pazzi col suo “Verso Sant’Elena, edito Bompiani, già finalista a Campiello e Strega. In una gremitissima Sala delle Muse del Xircolo Unione di Bari, il racconto della nostra concittadina – che, come da motivazione, “si snoda con naturalezza e organicità, coinvolgendo emotivamente il lettore” – ha conquistato la professoressa Cettina Fazio Bonino, autentico vulcano di iniziative culturali e instancabile nume tutelare della manifestazione, e l’inflessibile professor Vittorio Sgarbi. Terzo posto nella sezione Poesia dialettale per Donato Cappiello, autore che si è messo in ascolto delle voci più antiche per narrare il segreto dell’essere. Fra gli ospiti d’onore, il consigliere regionale Domenico Damascelli, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per la vittoria dei due bitontini: “Una manifestazione straordinaria che da nove anni dà lustro all’intera Puglia, organizzata dall’impareggiabile professoressa Cettina Fazio Bonina.
La cultura è patrimonio di tutti noi, da coltivare e preservare. E le istituzioni devono farlo in modo concreto, sostenendo chi si impegna con dedizione e competenza nella promozione del sapere.
Congratulazioni ai premiati”.