Dal 12 marzo 2025 partiranno le attività di campionamento dei pozzi per uso irriguo e domestico nel raggio di un chilometro dall’ex discarica Ecoambiente in contrada Torre d’Agera, ricadenti all’interno dell’area individuata dall’ordinanza sindacale n. 135/2025, che ha imposto, per ragioni di tutela della salute pubblica, il divieto di estrazione e utilizzo.
Lo ha stabilito il tavolo tecnico convocato questa mattina a Bari dal Servizio Tutela e valorizzazione dell’ambiente della Città Metropolitana, al quale hanno preso parte rappresentanti dell’Arpa Puglia, dell’Asl Bari e della Regione Puglia. Con loro il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci, che sulla vicenda dell’inquinamento della falda acquifera sotterranea nella zona della discarica di rifiuti solidi urbani non più funzionante dal 2009 emerso nei mesi scorsi è personalmente impegnato nel sollecitare la massima tempestività d’intervento da parte degli enti coinvolti.
I prelievi saranno effettuati dai tecnici dell’Asl Bari in raccordo e secondo le indicazioni di Arpa Puglia. Previsto il supporto della Polizia Metropolitana e della Polizia Locale di Bitonto.
Verranno analizzati i parametri fissati dalla normativa per l’uso irriguo, anche per i pozzi autorizzati a uso domestico. In aggiunta saranno rilevati anche i parametri elencati nella tabella allegata al vigente Testo Unico Ambientale (d.lgs. n. 152/2006), che stabilisce i valori limite per la concentrazione soglia di contaminazione nelle acque sotterranee per metalli e altre sostanze inquinanti.
In totale saranno otto i pozzi oggetto di indagine ricadenti nei fogli catastali 10 (1 particella), 11 (2 particelle), 16 (2 particelle), 17 (1 particella), 25 (1 particella) e 26 (1 particella).
Il tavolo tecnico tornerà a riunirsi il 10 aprile 2025 per analizzare congiuntamente i risultati di questa prima campagna di analisi.
“Le decisioni assunte oggi dal tavolo tecnico – dichiara il sindaco Ricci – vanno nella direzione da noi tutti auspicata di un tempestivo intervento, che porti a individuare l’esatta entità del danno ambientale e le necessarie azioni per rimediare a tutela della salute della popolazione. In questa vicenda non possiamo permetterci di trascurare nessun aspetto: per questo vigileremo perché il monitoraggio sia costante e vengano rispettati i tempi concordati per prelievi e analisi”.