“Tra tecnologia e tradizione. Nuove realtà nella scultura e nell’arte” è il titolo della mostra dell’artista barese Filippo Mastropasqua in programma dal 5 aprile al 2 maggio 2024 all’interno del Torrione Angioino.
Con le sue opere realizzate con metodiche informatiche (disegno al computer e stampa 3D) e utilizzando nuovi materiali, Mastropasqua punta a “mostrare” le possibilità di nuove forme espressive incentrate sulla modernità degli strumenti informatici, che hanno comunque bisogno della perizia, della passione e della cultura dell’artista.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni, comprendendo sculture di figure, maschili e femminili, che “sembrano risentire di una coercizione da cui cercano di liberarsi, esprimendo l’ansia di conoscenza che è sempre corale” (prima sezione), soggetti classici, donne e uomini, in pose scultoree tradizionali (seconda sezione) e sculture da appendere, ovvero quadri che vedono uscire i personaggi dal piano della tela, richiamando “l’evasione dalle due dimensioni in cui la pittura confina soggetti ed emozioni” (terza sezione).
La mostra, patrocinata dal Comune di Bitonto, sarà inaugurata venerdì 5 aprile alle ore 18 e resterà liberamente visitabile sino al 2 maggio tutti i giorni in orario serale (18-21) e dal lunedì al venerdì in orario mattutino (9-13).
Durante il periodo dell’esposizione in programma anche una serie di incontri con l’artista (nella mattinata del 9, del 16 e del 23 aprile), dedicati alla scoperta delle nuove tecnologie di realizzazione della scultura in dialogo con le tradizionali tecniche e forme espressive della scultura classica, ai quali parteciperanno studenti e insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Novanta minuti per scoprire i contributi che le tecniche (abilità pratiche e metodi) e le tecnologie (conoscenze scientifiche e nuove invenzioni) hanno fornito in passato a supporto delle realizzazioni artistiche e come tali contributi si siano trasformati sino alla rivoluzione digitale.
“Questa mostra – dichiara il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci – rappresenta per noi una valida occasione per riflettere sul rapporto tra tecnologia e arte, tema quanto mai attuale, come dimostra il dibattito in corso sull’impatto che l’intelligenza artificiale avrà nelle nostre vite. Le opere e l’esperienza di Filippo Mastropasqua coniugano plasticamente la consapevolezza dell’ineluttabilità del progresso tecnologico con la certezza che solo l’estro, la capacità e la responsabilità dell’uomo sono in grado di trasformare amorfi algoritmi e fredde strumentazioni in cose concrete”.
L’artista Filippo Mastropasqua vive e lavora a Bari (è cardiologo ospedaliero). Espone le sue opere presso “Bari Art Gallery” e su portali internazionali di esposizione d’arte.
Il tema dominante delle sue opere è la collaborazione, intesa come possibilità di conoscere, di aggredire e superare gli ostacoli, di affrancarsi dalle angosce dell’esistenza, mediante la interazione tra individui che tutti concorrono per ottenere il risultato. La difficoltà viene raffigurata sempre come un ostacolo da superare, un muro da scavalcare o una vetta da raggiungere.
Di recente ha esposto le sue opere ad Altamura (Biennale della Murgia 2021), Cassano delle Murge (Biennale della Murgia 2023), Gravina in Puglia (Biennale della Murgia 2021), Martina Franca (Riflessi d’Arte 2023) e Venezia (Arte Laguna 2023).