“Io ho dato la mia adesione a tutti i medici. È una cosa assurda che i medici non vengano garantiti. Però qui lasciatemi dire: il popolo dov’è? Noi dobbiamo fare sì che sia il popolo a prendere posizione, perché oggi il popolo deve garantire e custodire quelli che sono il presidio della sanità, che sono appunto i medici. È assurdo che si facciano delle spedizioni punitive. Dall’altro lato, molto spesso, i medici lavorano anche in situazioni precarie, anche nel numero del personale“. Lo ha detto il vicepresidente della CEI, Mons. Francesco Savino, a margine di un incontro a Bitonto, rispondendo in merito alle recenti aggressioni subite dagli operatori sanitari, specie in Puglia.
E sul lungo viaggio del Papa in Asia e Oceania ha commentato: “Ancora una volta Papa Francesco non si smentisce, veramente ha qualche passo in più rispetto a noi. È un grande visionario, un grande profeta, è un Papa che ci sta facendo capire, mai come in questo tempo complesso e complicato, che dobbiamo rimettere al centro il Vangelo ‘sine glossa’, senza annaquamenti. Soprattutto è il tempo di radicalità: non è più il tempo di un cristianesimo di convenzione ed utilità“. “Per citare un grande sociologo, noi dobbiamo decidere l’etica della convenienza e dell’utilitarismo o l’etica della responsabilità? Io penso che, mai come in questo momento – ha concluso Mons. Savino -, siamo chiamati, anche nella Chiesa, ad un processo di corresponsabilità“.