Un tempestivo impegno delle istituzioni pubbliche per intervenire sull’affresco di Arco Pinto, a dispetto di quanto si vuole far credere all’opinione pubblica.
Lo rivendica l’assessore comunale al Marketing territoriale, Rocco Mangini, che giusto l’altro ieri, durante la presentazione alla stampa del programma dell’edizione 2020 di Memento, aveva annunciato l’intenzione del Comune di destinare all’avvio del restauro dell’affresco di Arco Pinto l’incasso dei diritti di prenotazione per il concerto “Recordare” con Katia Ricciarelli in programma il 28 gennaio al Traetta.
“Già nella giornata di lunedì – spiega l’assessore Mangini – subito dopo aver letto l’articolo denuncia sul distacco di una porzione dell’affresco, ho contattato la Soprintendenza per programmare un sopralluogo e avviare l’iter per la messa in sicurezza del bene. In giornata una restauratrice incaricata dalla Soprintendenza si recherà sul posto per valutare i danni e le azioni necessarie per il restauro conservativo dell’opera”.
“Oltre all’intervento sull’affresco, per la cui protezione è stato già acquistato una copertura in plexiglass, l’amministrazione comunale – sottolinea Mangini – ha proposto alla Soprintendenza, ufficiosamente e per le vie brevi, la condivisione di un protocollo d’intesa per il monitoraggio e la conservazione di tutte le edicole votive del territorio, partendo da quelle del Centro antico. Di qui la decisione di procedere, quale prima iniziativa congiunta, alla valorizzazione delle edicole con l’apposizione di targhe didattico-didascaliche in 4 lingue sotto ogni edicola censita”.
“Da quanto enunciato – conclude l’assessore – si può ben comprendere che in questa occasione non vi è stata alcuna <<sordità>>, bensì una rapida azione sinergica tra le istituzioni con compiti di tutela e conservazione dei beni culturali. Istituzioni attivate grazie alle preziose segnalazione dei cittadini, come accaduto nel caso dell’affresco di Arco Pinto, per il quale l’allerta alla Soprintendenza era già stata lanciata da un residente del Centro antico (Vito D’Alessandro), che ha poi potuto seguire tutte le comunicazioni che ci sono state tra le due istituzioni”.