È un sindaco Michele Abbaticchio soddisfatto e preoccupato, quello che si rivolge alla cittadinanza dal suo account Facebook in diretta. “A Bitonto ci sono solo 3 contagiati, tutti a casa. Ho pubblicato volentieri la lettera dell’84enne guarito tra i primi ad essere infettato. È una situazione buona, che significa che ci siamo comportati bene, e fotografa bene la situazione prima della fase 2”, fin qui le buone notizie. Dopo si acciglia: “La comunicazione della cosiddetta fase 2, invece, non è stata brillante.
A tutti è sembrata che ci fosse apertura a tutti i livelli e molti hanno capito che non c’è più rischio. Abbiamo tenuto parchi chiusi perché non possiamo sorvegliati tutti con attività di baby sitting per i singoli cittadini e per comunicare che non è assolutamente finita. Siamo ancora a rischio, ma le motivazioni, per uscire che la legge consente, fanno superare tutti i limiti. La situazione non è governabile sotto il profilo militare.
Perciò i parchi non li apro fino al 18 sia perché le aree ludiche non saranno utilizzabili per legge fino a quel giorno, sia per lanciare segnali. Sono preoccupato per l’approccio dei ragazzi, specie adesso che il caldo incentiva ad uscire. Abbiamo chiuso strade, per smog e per far rispettare distanze di sicurezza. Bisogna continuare ad evitare assembramenti, e a fare attività motoria in aree isolate. Gli effetti di questa fase si avranno tra 15 giorni”. Il polso della città: “Noi dobbiamo far in modo di farvi trovare una città nuova, con aria più pulita, più a misura d’uomo. Riserveremo
grande attenzione per attività che hanno dovuto chiudere e che quando apriranno non avranno più lo stesso introito di prima. Problema cassa integrazione: il comune non c’entra. Molti riescono ad averla in base a data in cui hanno fatto domanda, o con l’anticipo delle banche. Sui servizi sociali stiamo sul pezzo e stiamo continuando ad assistere a domicilio chi ne ha bisogno. Man mano che si aprono attività, si ripropongono problemi già esistenti in epoca ante covid: è difficile, ma stiamo cercando di fare tutto”.
Poi, si passa alla questione “Città degli Ulivi”: “Capisco la preoccupazione per la serie C. ma capite che ho tantissimi altri problemi, ci occuperemo anche di questo. Immagino che la lega calcio si adeguerà con i termini, visto che i lavori pubblici sono stati bloccati”. Il messaggio finale è pieno di speranza, non dimentico, però, del dolore: “Permettetemi però di riservare attenzione su imprenditori e famiglie che ora sono in difficoltà, alle persone più fragili, che hanno visto cambiare radicalmente la propria vita.
Le ASL stanno riprendendo attività sanitarie ad orari limitati: vi prego di non accalcarvi fuori, prima degli orari fissati. Spero che i servizi riprendano a pieno regime, soprattutto quelli per le persone più fragili. Per l’apertura tout court, che probabilmente arriverà a fine mese, sono molto preoccupato. La mascherina cerchiamo di portarla sempre, anche nei casi in cui non è obbligatoria, manteniamo le distanze ed evitiamo uscite inutili: ricordate sempre che il Covid ha contagiato in tanti e strappato alla vita tanti concittadini”.