Sul palco non c’è il compianto Mozart. Bacchetta in mano e frak è il mattatore Raffaello Tullo a tenere le fila dell’orchestra Filarmonica Pugliese per il suo spettacolo “Sconcerto” che fa il verso alla Sinfonia Concertante del compositore austriaco. Turbati e disorientati, quindi, non solo i musicisti, che si sono trovati ad avere un direttore sui generis, ma anche gli spettatori che hanno riso a crepapelle tra simpatici sketch e performance del poliedrico autore Tullo. La prima è andata in scena nei giorni scorsi al teatro “Traetta” di Bitonto con la direzione artistica del maestro Giacomo Piepoli e inserito nella programmazione del Teatro Pubblico Pugliese. Per la prima volta assoluta uno spettacolo dal binomio inusuale che coniuga cabaret e narrazione scenica, musica classica e reinterpretazioni pop tra le più celebri e amate dal grande pubblico a cui Tullo racconta momenti di vita quotidiana “usando” come colonna sonora i brani più famosi da Micheal Jackson, alle colonne sonore Disney, fino all’intramontabile Volare di Modugno. Un braccio di ferro tra la musica di chi vuole concertare – i musicisti della filarmonica – e chi è invece per sconcertare: Tullo diventa il disturbatore disinvolto in grado di declinare stili, registri e linguaggi diversi, nel segno della leggerezza.