Dal movimento politico “Liberi” – Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Eccoli di nuovo. Abbaticchio, Ricci, il PD e le loro liste satelliti ci regalano l’ennesima perla amministrativa: un progetto bocciato dalla Soprintendenza perché, tanto per cambiare, non rispetta le regole.
Il Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha detto chiaro e tondo che il piano di “Rigenerazione Urbana di Piazza Aldo Moro” così com’è stato presentato non si può fare. Qualcuno dalle parti di Palazzo Gentile si sarà forse preso la briga di chiedere prima il parere degli enti preposti? Ovviamente no! Prima si annunciano i lavori, poi si scopre che non si potevano fare. Geniale.
Le prescrizioni sono lampanti:
• Non si può toccare via Matteotti, ma nel progetto il Comune voleva farlo lo stesso.
• Le quote stradali vanno mantenute, perché la città ha una storia urbanistica da rispettare, ma evidentemente era un “dettaglio” sfuggito.
• Il basolato storico va recuperato e integrato, non asfaltato come se fosse un fastidio.
• Gli alberi devono restare dov’erano, perché spostarli a piacimento non è un’opzione.
E non finisce qui: via della Repubblica non avrà più parcheggi, con buona pace di chi lavora o fa shopping in zona. L’ennesima zappa sui piedi ai commercianti, già piegati dalla crisi e dalla totale assenza di politiche di rilancio. Complimenti!
Ma il vero capolavoro è un altro: il progetto non prevede neanche i sottoservizi per via della Repubblica. Fogne, tubature, cavi? Non pervenuti! Così, tra qualche mese, se un’attività commerciale avrà bisogno di un allaccio, indovinate un po’? Si dovrà demolire di nuovo la pavimentazione nuova di zecca per fare gli scavi! Un’idea brillante, vero?
E ora? Quale sarà la prossima mossa dell’Amministrazione Ricci? Un video social pieno di annunci vuoti? Uno scaricabarile? O, miracolosamente, un po’ di trasparenza e confronto con la cittadinanza?
I Bitontini vogliono risposte. Chiediamo ad Abbaticchio, Ricci e al PD con che criterio e priorità siano stati scelti gli interventi finanziati con il PNRR. Perché spendere milioni su Piazza Aldo Moro quando le priorità dovrebbero essere il rifacimento di strade, marciapiedi e l’inserimento di nuove aree verdi?
E soprattutto, perché i cittadini non sono stati coinvolti? Su un intervento così importante, nessuno è stato convocato per esprimere il proprio parere o per individuare altre possibili priorità. Nessun confronto pubblico, nessuna discussione, NESSUNA PARTECIPAZIONE. Questo progetto è stato deciso a Palazzo Gentile, senza che chi vive la città ogni giorno potesse dire la sua.
Ecco il vero problema: non solo un progetto sbagliato, ma anche un metodo autoreferenziale e distante dai cittadini. Bitonto non merita questo”.