Da Michele Giammarelli e Nicola Vacca del movimento politico cittadino “Bitonto in Testa” riceviamo e pubblichiamo.
“Egregio direttore,
dopo la sbronza elettorale torniamo a parlarci non senza alcuni passaggi specifici della consultazione stessa.
I risultati venuti fuori sono la sintesi di ciò che ha rappresentato lo scontro a livello nazionale tra il Presidente del Consiglio (Meloni) e Antonio Decaro (Sindaco di Bari).
Scontro originato da un’indagine in corso a Bari che ha visto protagonisti personaggi che per vent’anni hanno caratterizzato il quadro politico che ha governato Bari e la Regione Puglia.
Naturalmente la cosa ha poi avuto delle ripercussioni (vedi Liguria) come compensazione di quanto accaduto a Bari.
Il tutto ha generato una campagna elettorale atipica dove da un lato il presidente Meloni si dibatteva per cercare consenso utilizzando anche spot elettorali impropri, dall’altro, invece, il “Calimero Decaro” mieteva vittimismo a più non posso.
Nel mentre qualche personaggio politico nazionale si dimenava disquisendo di quelle tematiche proprie della campagna elettorale europea tipo la paura della guerra in Medio Oriente e in Ucraina, del ruolo geopolitico dell’Europa, della questione ambientale, delle questioni energetiche, dei rapporti di forza all’interno dell’organismo del dopo voto; il presidente Meloni e il sindaco Decaro accaldavano le proprie tifoserie a tal punto che i risultati del giorno dopo altro non sono che il frutto di un alterco frenetico che ha portato i due personaggi in questione a fare forti i partiti di appartenenza a livello nazionale.
Per parlare di noi, invece, quindi al voto espresso nella nostra cittadina le riflessioni che si impongono sono: a sinistra un risultato in linea con l’effetto Decaro che ha portato il PD intorno al 40% dei consensi e dove a giorni i cosiddetti portatori di voti tenteranno di attribuirsi le fette più grandi mettendo in discussione la teoria del “Calimero di cui sopra”.
Dall’altra parte, invece, la meraviglia di come il dato politico del centrodestra sia il più basso di tutta la Puglia e forse di tutt’Italia, dato che cozza con le tornate elettorali precedenti sia politiche che europee.
Il che significa una cosa importante: siamo stati abituati, negli ultimi trent’anni a vedere soccombere il centrodestra nelle tornate amministrative e primeggiare in quelle politiche.
Ora che abbiamo visto ridotto il dato politico ai minimi termini, cosa accadrà alle prossime amministrative?
Urge una seria riflessione…
Noi come Bitonto in Testa riteniamo che il centrodestra bitontino nn possa essere alternativo a questa sinistra onnipresente.
Ribadiamo quindi la creazione di un progetto di equidistanza dai due partiti nazionali cioè dal PD e da Fratelli d’Italia”.