«È
chiaro che dopo un risultato del genere non può che esserci rammarico. Dover
giocare queste gare secche nei giorni infrasettimanali è un problema per tutti,
avendo un range di trasferte che si aggira sui 200 km. Naturalmente i problemi
lavorativi e gli impegni ci sono per tutti e la conseguenza è stata l’essere
arrivati qui con una formazione estremamente rimaneggiata, senza palleggiatori».
La sconfitta per 3-1
(26-24, 25-16, 16-25, 25-14) in quel di Torre Santa Susanna è stata davvero bruciante per l’A.S.D. Volley Bitonto e non solo perché
coincide con l’addio ai sogni di
promozione in B2. Loiodice e compagni, infatti, dovranno convivere con il
dubbio (o la certezza) che se la Fipav avesse accolto la loro richiesta e
avesse permesso di disputare i quarti di finale play-off nel weekend, la
partita avrebbe avuto ben altro esito.
«La
squadra avversaria si è rivelata esattamente come ce l’aspettavamo. Tosta sui
centrali e sugli opposti, coriacei in difesa. Probabilmente con qualche
presenza in più da parte nostra ce la saremmo giocata un po’ più a viso aperto»continua
infatti coach Emanuele Ricci, ma
purtroppo così è. «Pazienza. Inutile
recriminare qui situazioni e cose che sarebbero potute andare diversamente.
Siamo sportivi e dobbiamo accettare il verdetto del campo». E il campo ha
decretato, come ammette lo stesso mister, che «le cose non si improvvisano».
E già, perché gli impegni dei palleggiatori bitontini
hanno costretto la società a “buttare
letteralmente in campo”Corrado De
Candia. Il regista giovinazzese, dopo due anni e mezzo di stop, è tornato a
calcare il campo ma, con un solo allenamento alle spalle, non poteva avere
molto feeling con gli altri titolari, ossia l’opposto Caldarola, i laterali D’Agostinoe Magarelli, i centrali Depalo e Loiodice e il libero Giangregorio.
«Il primo set avremmo potuto capitalizzarlo
meglio» ammette mister Ricci. Per tutto il parziale, le due
formazioni stentano a prendere il volo e a dominare è l’equilibrio. Il Lomartire Torre si porta sul 24-22, ma un
primo tempo di Loiodice e un attacco out dei padroni di casa vanificano il
vantaggio. Un fallo di doppia del neopalleggiatore bitontino, però, sorride ai
brindisini che forti del 26-24 si
avviano al secondo set e ad
infliggere una Caporetto ai nostri atleti.
Fatta eccezione per il punto frutto di una doppia del
regista torrese, i bitontini restano a digiuno di punti sino al 10-1. Il cambio
di D’Agostino con Stragapede ha
l’effetto di destare dal torpore i neroverdi che con Depalo, Caldarola e i
regali avversari si portano a -5. Il Torre, però, non ci sta e dopo il time-out
torna a dar battaglia. A poco servono i tentativi bitontini e il ritorno in
campo di D’Agostino: i padroni di casa sono ormai avviati alla chiusura del set
che arriva con il 25-16.
Il riscatto neroverde arriva nel terzo parziale, diametralmente opposto al secondo, anche nel risultato:25-16 a parti inverse. I nostri
atleti riescono a fare magie (straordinario Magarelli che riesce ad essere
vincente persino attaccando spalle alla rete) e lasciano al palo i torresi.
La vittoria del terzo set, però, ha solo l’effetto di
prolungare l’agonia. Nel quarto e ultimo
parziale i bitontini scompaiono ancora. È subito 6-0 avversario e,
nonostante i tentativi di Caldarola, il pallino del gioco ormai è nelle loro
mani. La sconfitta ormai è nell’aria e sul 12-21 mister Ricci decide di far
calcare il campo anche a tutte le riserve: Pasculli,
Grimaldi e Mastella subentrano a Depalo, Magarelli e Caldarola.
La seconda intenzione torrese del 25-14 chiude la gara e il capitolo play-off dei bitontini.
#GrazieFipav è
l’hashtag lanciato sui social dai nostri atleti, a cui nulla può essere
rimproverato, capaci, come sono stati per tutta la stagione, di battersi con
onore nonostante gli infortuni e le assenze.
Da
cosa possiamo ripartire l’anno prossimo?
Emanuele Ricci non ha dubbi: «Da tutto quello che abbiamo visto sinora: da un pubblico stupendo, una
città che ha ritrovato un entusiasmo per la pallavolo che sembrava ormai sopito
da diversi anni, da questi ragazzi che sono stati tutti meravigliosi nell’affrontare
questa stagione con grande spirito di sacrificio, senza alcun tipo di
remunerazione se non lo spirito di gruppo, lo stare in campo, le vittorie e i
risultati, le soddisfazioni che ci siamo tolti. Questa mi sembra una grossa
base di partenza per l’anno prossimo. Se poi il tessuto economico vorrà
risvegliarsi e dare una mano a questa realtà straordinaria che si sta
costruendo, ben venga. Siamo pronti ad accogliere tutti».