Riceviamo e pubblichiamo volentieri una lettera giunta in redazione e scritta da un bitontino che ormai vive lontano, ma che resta sempre legato a doppio filo alla nostra meravigliosa città, specie alle bellezze artistico-architettoniche che possiamo vantare.
Nella mail sottolinea un particolare che proprio non gli è andato giù, mentre visitava l’amata Galleria Nazionale della Puglia, donazione Devanna.
Leggiamo.
“Ogni volta che sono a Bitonto, appena ho l’occasione, vado a fare una visita alla Galleria nazionale della Puglia. È un rito, un tributo d’amore, un bisogno di sentirmi a casa a spingermi ogni volta. I dipinti della collezione Devanna sono per come come persone di famiglia, come vecchi amici. Mi piace salutarli uno a uno. Tra i miei preferiti, c’è il ritratto di uomo attribuito a Tiziano Vecellio, un superbo esempio di ritrattistica rinascimentale. Ieri sono stato di nuovo in galleria, ma stavolta il Tiziano non ho potuto salutarlo. Ho trovato, a oscurare il suo volto, un cavalletto addossato contro la parete, quasi a ridosso del quadro. Decisamente fuori posto”.
“Incuria? Dimenticanza? Superficialità? Mancanza di interesse? Chi dovrebbe controllare, controlla? Io conosco la galleria a memoria, ma un turista o un visitatore occasionale come fa a vedere il dipinto, con questo fastidioso cavalletto davanti? Un peccato, un vero peccato”, conclude amareggiato.