C’è solo una beffa più atroce dell’ingiustizia ed è la giustizia che non viene applicata.
Dell’Atr72 della Tuninter, partito da Bari e diretto a Djerba, che precipitò nelle acque al largo di Capo Gallo, in Sicilia, quel maledetto 6 agosto del 2005, si sa praticamente tutto.
Il processo, infatti, ha acclarato che l’errore di rifornimento dipese da un pezzo sbagliato montato per errore e destinato ad altro mezzo della compagnia.
Per di più, la Corte di Cassazione ha sancito definitivamente le responsabilità della tragedia, condannando a pene detentive tra 6 anni e otto mesi e 5 anni e otto mesi, sette imputati tunisini (i due piloti, il direttore generale, il direttore tecnico, due responsabili della manutenzione e il meccanico della Tunintair).
Tuttavia, risulta che, sino ad oggi, nessuno dei condannati stia scontando la pena.
Come ogni anno, anche oggi parenti delle vittime e Comune ricorderanno le 14 persone scomparse – una delle quali era il bitontino Enrico Fallacara – nel corso di una cerimonia organizzata dall’associazione “Disastro Aereo Capo Gallo 6 agosto 2005”. E ancora una volta, i familiari delle vittime torneranno a chiedere che piena giustizia sia fatta e le sentenze vengano finalmente fatte rispettare.
La cerimonia di commemorazione prevede, alle ore 17.30, la celebrazione della santa messa nella Chiesa di San Sabino. Alle ore 18.30, presso la stele che ricorda le vittime nel parco Perotti – lato sud, il saluto delle autorità cittadine. Alle 19.30, presso l’ala sud di parco Perotti, concluderà la cerimonia l’intervento di Rosanna Albergo Baldacci, presidente dell’associazione “Disastro Aereo Capo Gallo 6 agosto 2005”. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia.