I dati, seppur fermi a tre anni fa, sono al tempo stesso allarmanti e preoccupanti.
A Bitonto, nella nostra Bitonto, continuano ad aumentare, in modo esponenziale, le persone che si ammalano di tumore.
A sottolinearlo è Francesca Anna Ruggiero, la “nostra” deputata del Movimento 5 stelle, che venerdì ha partecipato a una fiaccolata in ricordo delle morti per inquinamento organizzata dal comitato “Pro ambiente Modugno”.
“Abbiamo bisogno di dati aggiornati – ha affermato la pentastellata – visto che gli ultimi sono fermi al 2016. Dall’analisi dello schema relativo alle esenzioni certificate 048 dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, da cui è possibile ricavare il numero di persone con diagnosi di tumore, emergono delle criticità per le città di Modugno, Bitonto e Bari”.
Per adesso – e speriamo solo per adesso – dobbiamo accontentarci di quelli che abbiamo. “Ci dicono che a Modugno, in quattro anni, dal 2012 al 2016, il numero di persone malate di tumore è aumentato del 28 per cento circa, mentre a Bari del 23 per cento, sempre nello stesso periodo. Ma Bitonto ha fatto di peggio: nell’arco temporale considerato, l’incremento è stato del 32 per cento».
Osserviamo bene, allora. Significa un aumento dell’8 per cento annuo dal 2012 al 2016. No, non è roba da niente.
Dobbiamo sorprenderci? Fino a un certo punto, in realtà. Perché sappiamo da tanto, tanto tempo che l’aria che respiriamo in città è davvero inquinata. Tante volte, in passato, abbiamo segnalato l’eccessiva presenza di polveri sottili, più alti di quelli che dovrebbero essere (clicca qui per articolo https://bit.ly/2VxWIVC) e che, soprattutto a livello ambientale, Bitonto si trova in una posizione di fuoco. Quasi terribile, verrebbe da dire. Nel bel mezzo di discariche esaurite e non (quella di Giovinazzo, in contrada Pietra Grossa verso Molfetta, o a Palo del Colle, giusto per citarne qualcuna), siti inquinanti e inquinati, famosi impianti di compostaggio o inceneritori (vedi la Tersan Puglia e la Sorgenia, localizzate proprio a Modugno, o un altro presente a Molfetta), inquinamenti del sottosuolo e delle falde acquifere. E meno male che abbiamo evitato di aggiungere altra benzina sul fuoco, come la Fer.live e la Biochemtex.
E a tutto questo, gli esperti aggiungono anche l’inquinamento da traffico aereo, causato dalla vicinanza con l’aeroporto di “Bari-Palese” e dalla quantità importante di aerei che passano ogni giorno sulle nostre teste.
Senza dimenticare, poi, le numerose antenne per le telecomunicazioni che addobbano la città, proprio per le quali, nel 2011, l’attuale assessore comunale Domenico Incantalupo aveva chiesto un’indagine epidemiologica delle malattie rare del territorio bitontino.
“Tutto ciò è inaccettabile – ha sottolineato Ruggiero – e quindi questa settimana depositerò in Commissione Ambiente un’interrogazione per chiedere quali azioni il ministro della Salute voglia adottare nei confronti dei sindaci dei Comuni di Bari, Modugno e Bitonto e della Regione Puglia, per verificare ed accertare il nesso causale tra l’aumento delle patologie tumorali e la compromissione del territorio, prima di rilasciare autorizzazioni per l’installazione di nuovi impianti industriali”.
Già, perché il fatto è proprio questo. Non è stato ancora trovato alcun legame causa-effetto tra le attività inquinanti e l’impatto con la popolazione.
“Al ministro dell’Ambiente –ha aggiunto il deputato – chiederò quali azioni voglia adottare per evitare l’ulteriore compromissione ambientale del territorio e imporre il suo risanamento, vista l’inadempienza delle amministrazioni. Bisogna porre fine una volta per tutte a questi continui abusi a cui è sottoposto il nostro ambiente, sia per motivazioni etiche, che per la salvaguardia della salute di tutti”.
Nel frattempo, la domanda è sempre la stessa. Cosa aspettiamo a istituire in città il Registro dei tumori e delle malattie gravi?