Martedì 4 luglio, alle 20,30, per il Traetta Opera Festival, andrà in scena al Teatro Traetta di Bitonto lo spettacolo «La tempesta», balletto ispirato all’omonima opera teatrale di William Shakespeare, che coniuga musica, danza e video design (ingresso a 5 euro, infotel: 080.371.61.05). È una coproduzione artistica tra il Conservatorio «Niccolò Piccinni» di Bari (Dipartimento di Teoria e Analisi, Composizione e Direzione) e l’Università della California, della città di Irvine (Dipartimento di Danza «Claire Trevor School of the Arts»). Lo sforzo organizzativo del Conservatorio diretto da Gianpaolo Schiavo è enorme: allo spettacolo, che ha avuto una prima assoluta un anno fa al teatro Forma di Bari, si è lavorato per diversi mesi, con il coinvolgimento di svariate personalità artistiche presenti. Il balletto è diviso in 11 scene, e la parte coreografica è curata dall’Università della California: coreografia e direzione artistica del DTM2 Dance Ensemble (formato da Annika Alejo, Leslie Bitong, Emily Guerard, Simon Harrison, Francesca Lee,Katie Summers, Peri Trono, Emma Walsh, Koryn Ann Wicks) sono a cura di Lisa Naugle, testi di Julia Lupton e Colby Gordon (traduzione di Maria Cristina Caldarola e Riccardo Santoboni), mentre concept e video design sono di John Crawford. Regia del suono di Matteo Cavallo e Riccardo Santoboni.
Al Conservatorio Piccinni è toccata la parte musicale: ciascuna delle 11 scene è stata scritta dai compositori (e docenti) Gianni Francia, Davide Remigio, Massimo Gianfreda, Riccardo Santoboni; coinvolti anche alcuni studenti di composizione, come Luigi Capuano, Rosalba Lamacchia, Alberto Signorile, Francesco Vitucci. Le altre tre scene sono musicate da tre docenti e compositori di altre università americane: Tom Beyer, Linda Marcel e Chan Ji Kim. La voce recitante sarà di Luca Simonetti, mentre un quartetto d’eccezione formato da musicisti di caratura internazionale, diretto da Gregorio Goffredo, sarà formato da Leonardo Grittani (flauto), Francesco D’Orazio (violino), Nicola Fiorino (violoncello), Nando Di Modugno (chitarra).
«Una coproduzione internazionale come questa – spiega il vicedirettore del Conservatorio di Bari Gianni Francia – è strategica: la nostra intenzione è aprire il Conservatorio a realtà formative esterne ed a scambi con le università internazionali, potenziando l’attività Erasmus e indagando l’interazione tra la musica e le altre arti».