È Federico, ragazzo con un disturbo ossessivo e compulsivo, il protagonista del romanzo d’esordio di Angela Aniello, “Tra le crepe dell’anima”.
Il libro è stato presentato lo scorso giovedì 26 ottobre presso la Galleria Nazionale della Puglia “Devanna” con il patrocinio del “Parco delle arti” alla presenza dell’autrice, della docente Chiara Cannito, dell’attore Massimo Roncone e con l’accompagnamento musicale della violinista Miriam Cappiello.
Il tema cardine è quello dell’amore e della morte, eros e thanatos, che si evince già dalla copertina: «Il protagonista – spiega l’Aniello – sperimenta per ben due volte un rifiuto, con una madre distante e una delusione d’amore. Un ragazzo che non riceve amore, non sa esternare amore e quel poco che riesce a donare è vittima di un sistema malato».
Nell’anima di Federico ci sono parecchie fratture «”Le crepe dell’anima”, appunto – continua l’autrice – che non vanno percepite solo in maniera negative, perché solo attraverso esse scaturiranno farfalle, sinonimo di libertà».
Importante anche la presenza della musicista che ha sottolineato il rapporto speciale con la poesia e la concezione del dolore in funzione di un amore più profondo per la vita.
«I libri così come la lettura di qualsiasi genere letterario – racconta un lettore – donano libertà di pensiero e di espressione: leggere è fondamentale, bisognerebbe farlo ogni giorno».
Leggerai “Tra le crepe dell’anima”? «Certo. Sono stato sempre un sostenitore di tutto ciò che deriva dalla mia terra: credo bisognerebbe dare più spazio e opportunità ai giovani scrittori, soprattutto se concittadini».
Carlo Lauta