Avreste mai sognato di incontrare personalmente l’autore di un libro di poesie che, con una sola poesia, ha rischiato la vita, ha cambiato patria e realtà, ha poi iniziato un percorso di studi che l’ha poi portato a pubblicare decine di libri di poesie, articoli giornalistici, interventi di critica letteraria e teorie di letteratura, tradotte e pubblicate in più di dodici lingue?
Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti letterari di grande rilievo, attualmente docente presso il Richland College di Dallas e direttore della “Mundus Artium Press “, Gjeke Marinaj è stato al centro di un dibattito sul potere della poesia con poeti e scrittori, nella serata del 9 settembre. Non solo: con grande umiltà e disponibilità, pur con la difficoltà della diversità della lingua, ha stretto mani e autografato libri, si è concesso a foto, domande e interviste, ma soprattutto ha comunicato con il suo solo sguardo la verità della sua teoria.
Egli è il fondatore del protonismo, teoria basata su 5 pilastri, secondo la quale l’approccio del critico ad un‘opera letteraria deve essere basato sulla positività, per creare un ponte su tutto ciò che è negativo e che deve essere superato. Tale teoria si può applicare nella vita quotidiana e sta diventando materia da studiare nelle Università. Sta già dando sostegno nella politica di diverse nazioni e sta orientando verso nuove prospettive di pensiero.
La serata è stata una vera e propria escalation di emozioni, una full immersion in quel mondo così affascinante quanto fragile della poesia che, però ha un potere immenso: attrarre, dare voce, scoprire in pochi metri quadri della Secop Store, che si appresta a festeggiare i suoi primi 15 anni di attività come Secop Edizioni, erano concentrati poeti e artisti, giornalisti e fotografi, professori e letterati pazzamente innamorati della poesia come alta forma ed espressione di cultura e arte.
Raffaella Leone, PR della Secop, ha portato a riflettere su come la poesia, nell’era digitale, viaggia su Internet rischiando di essere bistrattata, ma esercita un fascino che non ha uguali, tanto da essere nutrimento al Rap, genere musicale che ora accompagna i nostri giorni.
Ma la poesia può aiutare l‘umanità a ritrovare se stessa?
Che potere riveste oggi ancora?
Marinaj ha fatto di una poesia una rivoluzione di vita. Mentre era giovane giornalista, in Albania, sotto il regime comunista, gli fu chiesto di scrivere un elogio al regime, ma egli fece delle sue parole uno strumento di rivoluzione, scrivendo una poesia sui cavalli nella quale chiara era la descrizione della vita dei suoi connazionali privi di libertà. Il giornale andò sold out, la gente copiava i versi su ogni pezzo di carta che aveva, perché ormai era stata data voce a quella sete di libertà che stava perdendo Marinaj stesso. Dovette di corsa scappare, rifugiarsi in Serbia, la sua vita era in pericolo, ma non la sua mente che ormai era pronta per andare oltreoceano e trovare la sua pace, che pace non è perché un poeta è sempre inquieto, negli Stati Uniti d’America.
In Texas ha realizzato la sua vita, con il cuore legato alla sua terra d’origine, fino a diventare la personalità che oggi è, per cui gira il mondo per diffondere la sua teoria che può davvero rendere migliore l’umanità. Per un intreccio curioso la Secop ha pubblicato il suo primo libro di poesie in lingua italiana, a cui si affianca la versione inglese di ogni componimento.
Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro intenso di traduzione del prof. Giovanni Romano e all’adattamento poetico della grande Angela De Leo, che ha saputo interpretare i moti dell’anima di Gjekë con la sua sensibilità da poetessa. Ne ha curato anche la prefazione e la presentazione nella serata di “Schizzi d’immagine-Sketches in imagination“ dando vita ad un clima surreale.
Grazie ad una relazione culturale di scrittori balcani con la Secop Edizioni e grazie al linguaggio poetico che ha unito la poetessa Rosalba Fantastico, una cui raccolta di poesie è stata pubblicata da Marinaj, si è giunti alla possibilità di avere tra le nostre mani una raccolta di poesie dense di nostalgia, di “strabilianti metafore”, di lirismo autentico e appassionato, ironia e sarcasmo, sentimenti e moti dell’anima.
Rosalba Fantastico ha declamato una sua lirica e ha espresso il suo pensiero sulla esperienza di potere di unione che la poesia ha creato nella sua vita. Non dimenticando il patrimonio culturale della lingua italiana da Dante a Leopardi, dai grandi padri della letteratura ai cantautori poeti più moderni, l‘Italiano resta una lingua ricercata e amata, come tutta la cultura del nostro Paese, per cui un libro di poesie tradotto in Italiano diventa preziosità e incontri creati per pensare insieme diventano unici come quelli per pregare insieme.
Raffaella ha fatto scegliere delle parole a caso e intorno a queste si è espresso un pensiero, un verso dai presenti.
La prof.ssa Luisa Varesano, poetessa, scrittrice ha declamato un suo componimento, seguito dal poeta Alberto Tarantini e dalla tenace Maria Sforza. In seguito alla presentazione affascinante e appassionata del libro da parte di Angela De Leo, il giovane poeta cantautore e musicista Mauro Massari ci ha deliziati con un brano di Bob Dylan con chitarra e cuore!
La poesia si può interpretare anche con la fotografia: tre grandi fotografi, Tricarico, Rizzo e Fioriello hanno portato la loro esperienza professionale che ben si sposa con l’argomento del potere della poesia. Altro trio di poetesse coratine: Benny Caterina, Angela Strippoli e Dina Ferrorelli hanno letto delle loro liriche, seguite dalla testimonianza della prof.ssa Besa Mone, che ha scritto un libro di matematica, in albanese e italiano per dimostrare che siamo tutti fratelli, cugini, accomunati dalla matematica.
I poeti e scrittori Gianni Brattoli, Federico Lotito e Zaccaria Gallo, con le loro liriche e i loro pensieri hanno espresso la sublimità della poesia e il concetto che la poesia è Freedom, Libertà! e il suo potere è davvero così grande da poter cambiare la sorte dei popoli, perché potenti sono le parole e come le lingue servono a giungere al cuore delle persone.
Finalmente anche Marinaj ha espresso nel suo fluentissimo inglese il suo modo di vedere, con espressioni semplici quanto chiare concludendo che la poesia è una medicina che non scade mai! Sempre con il supporto della interprete e del prof. Giovanni Romano, come traduttore, egli ha accennato al protonismo, che promuove la pace e il pensiero positivo attraverso la critica letteraria e attraverso i suoi 5 pipilastri. Il critico protonista consente di superare la negatività, studia il meglio per migliorare l ‘umanità, vuol portare la bellezza fuori dal buio della miniera.
Tale teoria, applicata alla politica, alla vita sociale, alla educazione delle giovani generazioni può davvero creare una rivoluzione straordinariamente bella e importante, perché dove c è vita c’è bellezza, dove c’è bellezza c’è poesia e dove c’è poesia c’è libertà e la libertà è il motore dell’umana positività.
ROSANNA PROCACCI