A distanza di un mese e mezzo dalle sue dimissioni Paola Natalicchio, ex sindaco di Molfetta, scrive un lungo post su Facebook in cui cerca di sviscerare tutti i problemi che hanno afflitto il suo periodo amministrativo e di cui ancora viene accusata nei commenti sui social.
Tra questi compare anche uno che ci riguarda più da vicino.
Infatti, per la Bitonto Estate il festival di teatro per ragazzi “Ti fiabo e ti racconto”, che per 20 anni si è svolta a Molfetta tra fine giugno e inizio luglio, ha incontrato la kermesse “Giardino dei Gelsi” e la “Notte bianca del Bosco”: il sipario si alzerà venerdì 26 agosto con “Strade che ridono“, lo storico prologo della manifestazione.
A seguire spettacoli il 29, 30 e 31 agosto.
La serata conclusiva dovrebbe essere il 1 settembre.
L’ex sindaco Paola NatalicchioAi molfettesi proprio non è andata giù.
«L’ultima bugia carpiata ci addita come i responsabili della migrazione a Bitonto del Festival “Ti fiabo e ti racconto” –si legge nella lunga nota di Paola Natalicchio, appunto – Si dice che il sindaco e l’assessore alla cultura non hanno voluto mettere in sicurezza il festival prima di lasciare il Palazzo di Città. Un festival amato, difeso, sostenuto sempre, rilanciato. Organizzato da una realtà culturale radicata nell’innovazione e nel civismo di questa città. Veniamo ai fatti. C’era una richiesta del Festival prima del 20 maggio al Comune di Molfetta per l’edizione 2016? No. È stato quindi impossibile fare alcuna delibera di programmazione, anche solo un atto di indirizzo. E perché mai avremmo dovuto “cancellare” all’ultimo istante un Festival che abbiamo sempre sostenuto? Con quale scopo, esattamente? Altra domanda: ci sono i soldi nel Bilancio 2016 per “Ti Fiabo e Ti Racconto”? Si. Bilancio approvato in giunta prima di lasciare il timone al commissario. Qualcuno ha impedito agli organizzatori di chiedere al commissario di svolgere il Festival a Molfetta? Ritengo di no. Ritengo ci sia stato un “mancato incrocio” tra un festival che aveva bisogno di certezze per andare avanti e un’amministrazione che stava cadendo; e che ci sia stata poi una scelta legittima da parte degli organizzatori, in assenza del sindaco e di una interlocuzione politica possibile e vista l’imminenza dell’evento: spostarsi. E Bitonto è una piazza illuminata, con un’amministrazione eccellente, sensibile. La piazza giusta per ospitare il Festival prima che la stabilità politica torni a creare a Molfetta un giusto “ecosistema”».
La risposta, poi, è arrivata anche dall’associazione promotrice “Teatrermitage”. «Una scelta difficile, la nostra – sono infatti le parole del direttore artistico Vito D’Ingeo –finalizzata a dare continuità al più importante festival estivo di teatro ragazzi e a rispondere alle aspettative del vasto pubblico che segue da anni la manifestazione. Un pubblico costituito, per tradizione, non solo da cittadini molfettesi e dei paesi limitrofi ma proveniente da diverse città della regione».
«Il cambio di location – prosegue D’Ingeo – non nasce quindi da una scelta premeditata ed inopinata, ma da una necessità oggettiva, stante il vuoto amministrativo in cui versa il Comune di Molfetta ed il ritardo nell’insediamento alla guida della città da parte del commissario prefettizio, che non hanno consentito la determinazione dell’indispensabile contributo economico a sostegno, tutti elementi inconciliabili con la tempistica di programmazione della complessa macchina organizzativa che ruota attorno ad un festival. Siamo molto grati all’amministrazione comunale di Bitonto, città della rete dei festival, per la sensibilità mostrata in questa complessa situazione e per averci offerto una casa per la realizzazione di questa edizione speciale: una sensibilità che ci riconcilia con la buona politica e che non reciderà il filo robusto che unisce al nostro festival i nostri numerosissimi spettatori. Bitonto dista da Molfetta appena dieci minuti di auto».
Solo un anno eccezionale, una parentesi breve, perché (tranne clamorose novità) il Festival continuerà a svolgersi nella città madre.
Intanto, per il momento, Bitonto ha lanciato una piccola ancora di salvezza…