Michele Sabba (20 anni) e Francesco Amendolara (24 anni) sono
stati condannati nel marzo 2014 a 5 anni
e 2 mesi di reclusione per tentato omicidio e porto illegale di arma da
sparo, mentre per Michele Cozzella(40 anni) e capoclan 2 anni e 8 mesiper gli stessi reati.
Sono loro
i responsabili – identificati grazie alle registrazione di una telecamera di
video sorveglianza – della sparatoriache ebbe luogo poco dopo le 21.30 in piazza Partigiani, a pochi metri dalla
villa comunale il 2 luglio 2013.
Nelle
immagini Sabba e Amendolara, in sella ad uno scooter, impugnavano due delle tre
armi usate nell’agguato – la Polizia recuperò 7 bossoli -; Cozzella guidava l’altra
moto, con a bordo un minorenne. I proiettili erano indirizzati ad un pregiudicato
vicino al rivale clan Conte che sfuggì alla sparatoria.
Ma la
Corte d’Appello di Bari ha ridotto la pena a 4 anni e 2 mesi per i due
pregiudicati ventenni del clan Cipriani accusati di aver preso parte alla
sparatoria.
Sabba è
ancora detenuto in carcere, mentre Amendolara è agli arresti domiciliari.
Per
Cozzella la pena è stata ridotta ad 1 anno di reclusione: già assolto in primo
grado dal reato di tentato omicidio, ora è stato assolto anche da quello di
detenzione di armi e condannato per la sola violazione della sorveglianza
speciale.
I giudici
dell’Appello hanno disposto l’immediata scarcerazione.
Quel giorno non ci fu nessun ferito, per fortuna, tranne per qualche insegna e vetrina di esercizi commerciali, ma ogni giorno con queste notizie a morire è sempre più il vero senso di giustizia.