È ancora avvolto da un velo di mistero il ferimento di A. T., giunto lunedì sera alle 23.15 circa al Punto di Primo Intervento di Bitonto dopo aver riportato ferite d’arma da fuoco ad entrambi gli arti inferiori.
Pare che, dopo un inizio di discussione nel centro storico con un altro individuo, la colluttazione si sia spinta da piazza Cavour nei pressi di piazza Cattedrale, dove l’uomo è stato colpito da uno o più colpi di pistola alle gambe.
Il 30enne è stato accompagnato da una donna a bordo di una Smart al Punto di Primo Intervento di Bitonto: giunto visibilmente alterato, forse sotto effetto dell’alcool, non riusciva nemmeno a spiegare ai sanitari dove fosse ferito. Gli operatori si sono accorti che all’altezza dei polpacci perdeva sangue e aveva delle perforazioni in entrata e in uscita, in corrispondenza tra loro, su entrambi gli arti.
Dopo una prima medicazione, è stato trasportato dall’ambulanza del 118 all’Ospedale San Paolo di Bari, dove sono ancora in corso gli accertamenti sulle lesioni.
Non è ancora chiaro, infatti, se sia stato un solo proiettile a colpire entrambe le gambe o siano stati esplosi due diversi colpi. Dipenderà dai residui che troveranno all’interno dei tessuti.
Per gli uomini dell’Arma dei Carabinieri, che stanno seguendo le indagini, non è stato semplice comprendere esattamente in che zona della città sia avvenuto il ferimento. Le chianche del centro storico erano bagnate e viscide a causa della forte pioggia di lunedì e non sono state trovate né tracce di sangue, né eventuali ogive di proiettili. Ammesso e non ancora concesso che realmente, come dichiarato dal malcapitato, tutto sia avvenuto all’interno delle mura del centro storico. Intanto sono al vaglio le immagini di videosorveglianza della zona.
L’uomo ha avuto già precedenti di polizia: il primo arresto risale al settembre 2008 quando A.T. fu arrestato, appena 21enne ma già noto alle Forze dell’Ordine, per un furto d’auto a Ruvo di Puglia ; solo un mese dopo fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare di aggravamento dell’obbligo di dimora.
Il 30enne è dedito al furto d’auto, ricettazione e, probabilmente, il ferimento potrebbe essere legato a qualche estorsione “finita male”.