«Rispondo, da tecnico, ad osservazioni che, ovviamente, sono legittime. Ma consiglieri comunali e forze politiche devono capire che, nella logica di una pianificazione di un’infrastruttura come questa, va tenuto conto anche delle disponibilità economiche. Potrei dire che bisogna fare un sottopasso illuminato, a quattro corsie, con giardini laterali e fontane. È tutto legittimo. Ma poi dobbiamo capire se questa soluzione sia economicamente sostenibile. Possiamo chiedere di tutto, ma poi dobbiamo fare i conti con le risorse. Il progetto è stato realizzato in base alle risorse disponibili. Più di così non si può fare».
È quanto affermò, durante l’incontro sul sottopasso sulla via per Santo Spirito organizzato dal Partito Democratico, uno dei relatori, l’ingegner Emanuele Pagone, rispondendo alla nota di una forza politica (di cui, in quella sede, non fu fatta menzione) che ha proposto interventi migliorativi sul progetto per rendere più agevole e più sicura la circolazione dei veicoli e, soprattutto, dei pedoni. Quella forza politica è Sinistra Italiana, che, in più occasioni, ha manifestato le sue perplessità, pur rimanendo convinta dell’utilità del sottopasso (https://bit.ly/2XBhXe6).
«Le migliorie da noi proposte vanno valutate, non bocciate con queste valutazioni così frettolose e inappropriate. A fronte di una spesa di 12 milioni di euro non possiamo accontentarci di un pacchetto predefinito – risponde il coordinatore del circolo cittadino di Sinistra Italiana Domenico Masciale – C’era una volta la sana Politica, con un sano e costruttivo confronto. Ci saremmo aspettati un elogio all’unica forza politica che, contraria al principio di cementificazione, ritiene il sottopasso un’opera strategica per il nostro comune. A chi, con lo scrupolo di consegnare alla città un’opera realizzata in modo sicuro per la viabilità, che duri nel tempo e si integri perfettamente con il territorio, ha voluto proporre un semplice contributo, fatto di studio meticoloso del progetto, che non risulta essere negativo, ma sicuramente migliorabile e adeguato alle necessità del caso e che, come appunto ricordato da uno dei relatori, non servirà solo per superare i binari e agevolare il raggiungimento del mare, ma anche per collegare la ZONA C/2 al resto del paese».
Il partito di sinistra ribadisce, quindi, il suo appoggio alla realizzazione dell’infrastruttura, ringraziando tutte le forze politiche che hanno collaborato: «Quest’opera è veramente frutto di sinergie di varie forze politiche: di questa amministrazione che ha saputo raccogliere i fondi complessivi per realizzarla, del Partito Democratico con l’insistenza di alcuni dei suoi tesserati, dell’assessore regionale Giannini. Per correttezza politica, un grazie bisognerebbe rivolgerlo anche al consigliere regionale bitontino che ha saputo sollecitare, anche dall’opposizione nella massima assise pugliese (il riferimento è a Domenico Damascelli, Forza Italia, ndr). Dobbiamo essere felici se le forze politiche extraconsiliari (come è, appunto Sinistra Italiana, ndr) contribuiscono attivamente, senza alcun interesse, alla stesura di un progetto che non è ancora esecutivo. Invece si tende a scartare a priori altre proposte».
Per Sinistra Italiana bisogna evitare di ricadere nuovamente negli errori commessi per il sottopasso sulla via per Giovinazzo e per il ponte su Via Palo: «Non accontentiamoci, pensando che poi, eventualmente si vedrà in caso sorgano problemi. Nella progettazione la sicurezza si prevede a monte e non a valle. Solo così possiamo avere un sottopasso che duri nel tempo e che sia realmente fruibile anche per i posteri. Quello di Terlizzi, per noi, è un esempio di sottopasso ben realizzato. Le nostre proposte non sono assurde, ma sono realizzabili».
La proposta illustrata dal coordinatore di Sinistra Italiana è, dunque, di affidare la valutazione di quanto proposto ad una conferenza di servizi, dove tutte le parti coinvolte possano liberamente dare il proprio parere: «La nostra valutazione parte sicuramente da un principio compensativo, che riguarda le opere inerenti la realizzazione del passaggio pedonale con quelle di allargamento della sede stradale, che secondo noi avranno una incidenza economica assimilabile dal conto economico a disposizione. Ecco perché crediamo che un’attenta valutazione, da parte di cittadini scrupolosi e forze politiche, sia necessaria e doverosa per il bene di tutti, in modo da consegnare ai posteri opere durevoli nel tempo e funzionali anche in tempi futuri, non rimanendo ancorati a principi o schemi del tutto superati, del tipo “Abbiamo questi fondi e ora non è momento di valutazioni”. Invece crediamo sia proprio questo il momento giusto cioè prima della presentazione del progetto esecutivo».